martedì 9 aprile 2013

FARE SOLDI ? INVESTIAMO DUE EURO..

 
 
 
 
Palermo - Bologna
Segno:1
1,94
Genoa - Sampdoria
Segno:1
2,47
Parma - Udinese
Segno:1X DC
1,26
Milan - Napoli
Segno:1X DC
1,27
Lazio - Juventus
Segno:X2 DC
1,25
Spartak Moscow - Amkar
Segno:1X DC
1,04
Rubin Kazan - FK Rostov
Segno:1X DC
1,10
Arsenal - Norwich
Segno:1
1,25
Stoke City - Manchester Utd
Segno:2
1,62
Troyes - PSG
Segno:2
1,57
Lyon - Toulouse
Segno:1X DC
1,20
Atl. Madrid - Granada
Segno:1
1,33
Real Zaragoza - Barcelona
Segno:X2 DC
1,07
Athletic Bilbao - Real Madrid
Segno:X2 DC
Fenerbahce - Eskisehirspor
Segno:1X DC
1,13
Rapid W. - Neustadt
Segno:1X DC
1,07
Teplice - Ceske Budejovice
Segno:1X DC
1,13
Sparta Prague - Slavia Prague
Segno:1X DC
1,07
Hajduk Split - Cibalia
Segno:1X DC
1,08
Dinamo Zagreb - Zapresic
Segno:1
1,28
1|1,28|T|0
Quota
132,34
Importo
 €
Bonus
211,75 €
Vincita Pot.
476,44 €

DERBY DI ROMA : UNA VERGOGNA !





Complimenti a tutti... hanno preparato un bel trappolone, e i tifosi romani (romanisti e laziali) ci sono cascati con tutte le scarpe. Il derby spostato in notturna, poco importa il giorno, è stato voluto per "testare" il clima tra le tifoserie ad un mese dalla possibile finale di coppa italia fra le due squadre capitoline. Buon per la Lazio l'averla già conquistata, la Roma rischia un arbitraggio "casalingo" ( subito dalla Lazio in Europa in terra Turca) finalizzato ad evitare il derby a Maggio. Tornando a ieri sera, i miei complimenti non possono che non andare agli imbecilli( tifosi è un'offesa a me e a chi tifa la Roma e la Lazio) che hanno aggredito chi (ovviamente in minoranza e disarmato) parcheggiava in zona Ponte Milvio. Il clima da guerra del Vietnam, con tanto di agguati, è stata una vergogna che la città di Roma non meritava davvero. Non cresceremo mai da questo punto di vista, e me ne frego della Nike, delle coppe e dello stadio di proprietà, se tutto questo "scempio" non avrà fine.

lunedì 8 aprile 2013

AS ROMA : FORMAZIONE DERBY !





Sciolti gli ultimissimi dubbi di formazione. Ecco gli undici che cercheranno la vittoria di prestigio per centrare il piazzamento europeo.










DERBY PER L' EUROPA




E' arrivato il giorno, la sfida che tutti i tifosi della Roma e di Roma aspettano: il derby. La squadra di Andreazzoli deve vincere, a maggior ragione dopo la sconfitta maturata in Sicilia 9 giorni fa contro il Palermo. Furio Focolari commenta il match che inizierà alle ore 20.45: "Se la Roma perde precipita nel baratro". Amaro il commento di Ugo Trani: "Altro che derby da Europa, sta diventando un derby di quartiere".
Mister Andreazzoli, alla vigilia, ha caricato Daniele De Rossi spiegando che: "Può essere la sua partita. E anche Riccardo Angelini si schiera dalla parte del centrocampista di Ostia: "Magari fosse suo il gol vittoria".

* Non credo che la Roma farà la difesa a tre, di centrali ne bastano due contro Klose. La Roma giocherà a quattro, potrebbe essere una Roma zemaniana stasera (Roberto Renga, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
 * Una Roma zemaniana? In omaggio al maestro silurato (Franco Melli, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
* Guardando queste formazioni, la Lazio mi sembra più squadra e della Roma mi prenderei solo Marquinhos... (Ilario DiGiovanbattista, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
* Se la Roma perde il derby precipita nel baratro. La dirigenza? Se la Roma spende 10, la Lazio spende 1, c'è un'organizzazione diversa e quella biancoceleste è migliore (Furio Focolari, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
* Già all'andata era il derby da dentro o fuori, questo ancora di più. Altro che derby d'Europa, sta diventando il derby di quartiere... (Ugo Trani, Rete Sport, 105.6)
* Vorrei tanto che fosse la partita di De Rossi. La Roma ha bisogno di qualche certezza, di potersi riaggrappare a qualcosa: magari fosse suo il gol vittoria (Riccardo 'Galopeira' Angelini, Tele Radio Stereo, 92.7)
* Osvaldo a Londra? Così sembra un premio, è stato espulso e parte. Per me doveva allenarsi e stare con i compagni in vista del derby. A livello di società era un'immagine da dare (Massimiliano Magni, Rete Sport, 105.6)
* Basta parlare di rivoluzioni culturali, questa sera voglio vedere uomini in campo, a partire dal primo minuto... (David Rossi, Tele Radio Stereo, 92.7)
* La Roma per salvare parzialmente la stagione deve arrivare direttamente in Europa League e vincere la Coppa Italia (Carlo Zampa, Rete Sport, 105.6)
* La sconfitta di Palermo potrebbe aver tolto qualcosa alla Roma, potrebbero venire meno delle certezze (Ubaldo Righetti, Tele Radio Stereo, 92.7)

Fonte-MassimoAscolto(www.laroma24.it)


lazio_roma_11112012-8(La Repubblica-F.Bocca) Che sia un derby di Roma un po’ così – normale, molto normale, addirittura anonimo – lo si capisce da tanti segnali. Non ha attecchito per nulla ad esempio la bufala dei buontemponi che hanno buttato lì che Papa Francesco sarebbe venuto all’Olimpico. Ai tempi belli una panzana del genere avrebbe inondato internet, si sarebbe moltiplicata in Facebook e Twitter, e infine esplosa fragorosamente nei bar della capitale: «Oh, pure il nuovo Papa viene al derby».
Adesso nessuno ha voglia di scherzare più di tanto. Basta guardare la classifica per accorgersi che non solo lo scudetto è stratosfericamente lontano, ma che anche la Champions League è ormai un traguardo quasi virtuale. E dunque al di fuori del Raccordo Anulare o al massimo del bacino del Tevere, il Derby di Roma riguarda solo le piccole beghe dei due club, che si sfottono e si punzecchiano, senza però far male a nessuno di quelli che contano. Nonostante Totti e Klose, nonostante De Rossi ed Hernanes: i big, soprattutto quelli della Roma (Totti e De Rossi), sentono molto il derby e per loro l’ansia è doppia.
Roma e Lazio sono due squadre che partite dallo stesso punto hanno fatto strade diverse per poi ritrovarsi abbastanza vicine 7 mesi dopo: la Roma ha sbagliato tutto lo sbagliabile subito, a cominciare dall’allenatore, e una volta trovatone uno nuovo, Andreazzoli, si è un po’ ritirata su ma la sostanza non è poi cambiata granché: tant’è vero che è stata presa a schiaffi a Palermo. La Lazio dell’illustre sconosciuto Petkovic (ora in ascolto di certe sirene in Germania) si è fatta un giro in alta classifica, ha respirato illusioni, e poi è scesa in picchiata: delle ultime dieci partite ne ha vinte due. Ma con l’ultima vittoria, quella col Catania, ha scavato quella piccola differenza di tre punti.
Il mite Andreazzoli in sospeso sul presente (una media punti di 1,85 contro l’1,47 di Zeman) dice che «il mio futuro è adesso, col presidente non ho parlato del mio domani » e che «il derby vale qualcosa di più dei 3 punti», tipica frase che ai tifosi piace sentire. Falliti i traguardi, almeno il derby… Petkovic qualcosa in più da dire ce l’ha: «Daremo tutto, ma proprio ntutto per vincere il derby, col Catania abbiamo vinto per allontanare un avversario diretto, così cercheremo di fare anche con la Roma. Chi è più forte? Ad agosto non eravamo neanche tra i candidati per l’Europa mentre la Roma era valutata, giustamente per via dei tanti rinforzi, come una squadra che poteva competere per il campionato. Sono orgoglioso di come sono andate le cose in questi sette, otto mesi». La Lazio lotitocentrica è andata più in là della Roma americana: lo si era capito anche nel derby dell’andata, quando i gol di Klose, Candreva e Mauri mandarono all’aria il progetto di Zeman, come lo scorso anno quando i derby vinti dalla Lazio segnarono la stagione di Luis Enrique.
Il presidente James Pallotta, quello che ha fatto venire un infarto ai tifosi parlando di piano ventennale (ma come arco temporale di impegno nel club e non come limite di tempo per arrivare ai primi successi…) è arrivato per prendere contatto con una squadra da cui sicuramente aspettava già dei risultati. Nel frattempo gli è stato fatto un corso accelerato di romanesco tra Testaccio e San Lorenzo, a forza di carbonare e pajate. Lotito invece è rimasto a rimuginare sull’intimo rodimento che la Lazio abbia nemici un po’ ovunque: la squalifica Uefa di 2 turni per i saluti romani della Nord, l’arbitraggio sballato di Istanbul che rischia di aver compromesso l’Europa League, la beffa sul filo di lana contro Demetrio Albertini nella corsa alla vicepresidenza della Federcalcio, cui teneva tantissimo. Contare o non contare, questo è il suo dilemma.
Anche se potrebbe non essere l’ultimo derby della stagione (la Roma potrebbe raggiungere la Lazio in finale di Coppa Italia) resta sempre l’appuntamento clou della città. Ci saranno 55.000 persone e chi conta non può mancare. Vista l’aria che tira sarà un derby senza politici in tribuna. Pare… Il presidente del Coni Malagò ha abolito le tessere per i parlamentari dal prossimo anno, ma intanto fin da oggi nessun D’Alema, Veltroni, Casini o Fini ha annunciato la sua presenza. Magari ci sarà Alemanno come sindaco per rubarsi quello 0,1% in più rispetto all’incombente Ignazio Marino o al pentastellato Marcello De Vito, o al giallorossissimo Alfio Marchini, nipote dell’Alvaro presidente che nel ’70 si vendette Capello, Spinosi e Landini alla Juve. Ci sarà sicuramente il tifoso della Roma Fabrizio Cicchitto: «Io l’abbonamento me lo pago e allo stadio dunque ci vado». Chapeau.

venerdì 5 aprile 2013

AS ROMA : UN OTTIMO ACQUISTO !

Ag. Aubameyang: “Roma pronta a prenderlo”


Saint-Etienne Gabonese forward Pierre EmPierre Aubameyang, agente del figlio Pierre-Emerick Aubameyang, ha parlato del futuro del suo assistito ai media del Gabon: “La Roma è pronta a soddisfare la richiesta del St. Etienne, che è tra i 12 e i 15 milioni di euro”. Le parole del padre-manager riportate da calciomercato.it fanno pensare che il futuro del giocatore africano sarà a Trigoria.
Altra notizia sul fronte mercato vede Pablo sabbagg, agente di Lamela, che sarà a Roma dopo il derby per discutere del rinnovo del suo assistito

giovedì 4 aprile 2013

CI VUOLE CALMA..E SANGUE FREDDO !

Si avvicina la madre di tutte le partite, si ferma la citta' e cominciano le paure.
Paura di perdere, di veder svanito persino questo piccolo obiettivo ( supremazia cittadina), l'angoscia di dover fare i conti con l'ennesima stagione da dimenticare.
Il nostro dovere è quello di sempre: Tifare...tifare..e ancora tifare ! tifare la nostra maglia, la nostra storia, la nostra tradizione e l'appartenenza!!
come si avvicina la Roma all'appuntamento??
ecco le principali notizie giallorosse!


ILCATENACCIO.ES (P. CARCHEDI) - Un’avventura iniziata nell’agosto 2011, quando Osvaldo, voluto da Luis Enrique, era arrivato dopo un anno e mezzo e 20 gol segnati con la maglia dell’Espanyol. Gli bastarono poche settimane per far ricredere i tifosi che dubitavano del suo valore. Tre reti in tre gare, festeggiati con la ‘mitraglia’ in stile Batistuta, suo idolo, e il numero 9 diventa un beniamino della Curva Sud. Alla prima stagione 11 gol segnati e qualche colpo di testa, come il pugno rifilato al compagno Lamela, reo di non avergli passato una palla.
Anche in questo campionato ha messo a segno 11 gol, ma la stagione dell’italo-argentino è stata piena di difficoltà: se con Zeman, che l’aveva accusato di scarso impegno, il rapporto non era idilliaco, con l’arrivo di Andreazzoli le cose non sono certo migliorate. Osvaldo non segna dal 27 gennaio scorso, quando c’era ancora il boemo in panchina. Ma è probabilmente all’esordio del nuovo tecnico, nella partita contro la Sampdoria, che si rompe il feeling. Sull’1-0 per gli avversari, Osvaldo si guadagna un rigore e pretende di tirarlo al posto di Totti. Lo sbaglia calciandolo tra le braccia del portiere e da quel momento inizia la crisi.
Accusa il colpo e subisce i fischi dei tifosi. Il tecnico lo mette ai margini, lui esce polemicamente dal campo quando viene sostituito nella gara contro il Genoa e sbaglia un gol fatto contro l’Udinese. Fino ad arrivare al cartellino, evitabile, rimediato a Palermo, che gli farà perdere il derby e un’occasione per rifarsi.
Anche il rapporto con il club è ormai logoro. Molti comportamenti, dentro e fuori dal campo – come la farsa durante le feste natalizie quando mandò un certificato medico per saltare la tournée americana e restare a Buenos Aires con la fidanzata – non sono piaciuti alla società, che sa già che a fine stagione dovrà cederlo a meno dei 15 milioni più bonus pagati per portarlo nella capitale.
E finora non è arrivata nessuna offerta allettante. Si sono fatti avanti il Tottenham, l’Anzhi e lo Spartak Mosca, che però il giocatore ha rifiutato. Il suo sogno è tornare in Argentina, ma il Boca non può pagare il prezzo che chiede la Roma. In Italia, c’è l’interesse di Juve e Fiorentina e le ultime voci lo danno come obiettivo del Napoli nel caso in cui dovesse partire Edinson Cavani. Si è parlato anche di un ritorno all’Espanyol.


TWM - Secondo le indiscrezioni riportate dal portale web Pablo Sabbag, agente di Erik Lamela, arriverà in Italia la prossima settimana. Al momento non sarebbe in agenda un incontro tra Sabbag (che tra l'altro assiste l'interista Carrizo e Ocampos del Monaco) e la dirigenza giallorossa. Ma l'arrivo in Italia del procuratore lascia intendere che le parti potrebbero incontrarsi presto per fare chiarezza sul futuro del fantasista giallorosso, che interessa a Real Madrid e Manchester City.



-"Mi auguro si torni a vincere. Adesso basta. Hanno gioito abbastanza, riprendiamoci quello che e' nostro. La settimana del derby sto male, perche' lo sento troppo". Così l'ex presidente della Roma, Rosella Sensi, a proposito della sfida di lunedì sera. "Totti? Siamo cresciuti insieme - ricorda a 'Te la do io Tokyo' su Centro Suono Sport 101.5 - Quando c'era Mazzone lui era tra i più piccoli di età, poi da lì è stato un percorso intenso, tra gioie e sofferenze. Abbiamo condiviso tante cose. Anche durante i mercati estivi gli chiedevo spesso: 'Francesco, che ne dici?'. Gli auguro di giocare altri dieci anni cosi' - conclude la Sensi - perchè sta giocando benissimo, come fa sempre da vent'anni".

E’ notizia di oggi il possibile interessamento della Roma perPierre-Emerick Aubameyang, attaccante esterno gabonese classe ’89 del Saint-Etienne, autore di  17 reti in 29 partite di Ligue 1 in questa stagione. La redazione diVocegiallorossa.it ha contattato Federico Casotti, telecronista di Sportitalia ed esperto del massimo campionato francese per parlare del giocatore.
“E’ una punta molto mobile, classica punta da campionato francese. Lui ha iniziato facendo l’esterno, in Francia giocano tutti col 4-2-3-1 e di conseguenza c’è molta importanza per questi esterni d’attacco che devono imparare sia a portarsi sul fondo a crossare che a concludere a rete. Aubameyang ha avuto una crescita importante sia come esterno d’attacco che come prima punta, determinante per lui per il passaggio al Saint-Etienne. Quest’anno il club francese ha preso Brandao e per Aubameyang c’è stata la necessità di sdoppiarsi, giocando esterno e prima punta, ma il gabonese ha preso piena coscienza dei suoi mezzi e lo si vede dalle giocate che fa, molto imprevedibili, di fantasia e di estro, di quelle che uno prova in allenamento e che in partita non azzarda mai a fare. Il fatto che lui provi a farle e che gli riescano è segnale di un giocatore di estrema duttilità. A me come attaccante ricorda El Shaarawy per come si pone in avanti, per come è in grado di fare sia la prima punta che l’esterno, tagliando spesso e volentieri verso l’area. Ha una grande varietà realizzativa, è un giocatore che fa gol in tante maniere, non c’è un marchio di fabbrica dei suoi gol”.
C’è un tipo di giocata che Aubameyang realizza meglio di altri?
“Il tiro dalla distanza è una sua prerogativa, è discreto sui colpi di testa ma soprattutto è migliorato come opportunismo in area di rigore, che è una dote, per lui che è abituato a partire da lontano e a fare il contropiedista, che aveva lasciato in sospeso. Nelle ultime partite è migliorato molto negli ultimi 10 metri, ha fatto un gol anche sabato a Troyes davvero alla Inzaghi, gli è finito il pallone addosso e ha segnato da rapinatore”.

Che giocatore è a livello caratteriale?
“Le referenze che ho avuto da colleghi francesi sono molto buone. E’ un giocatore che al Saint-Etienne ha trovato davvero una dimensione ideale per poter crescere. E’ un giocatore che parla già bene l’italiano, anche in Serie A avrebbe poca difficoltà nell’inserirsi e ha molta voglia di migliorarsi. Ogni anno fissa un obiettivo per sé e di riflesso per la squadra, quest’anno l’obiettivo era di segnare 20 gol, lui è a quota 17. E’ un giocatore che lavora per crescere e migliorarsi anno dopo anno”.

Secondo lei è adatto a un campionato chiuso come quello italiano?
“In realtà dal punto di vista delle difese il campionato francese rappresenta un test abbastanza affidabile, perché sul piano fisico le difese sono di alto livello. Tutti gli attaccanti della Ligue 1 devono confrontarsi con difensori centrali alti almeno 185 cm, dalla stazza fisica impressionante e con piedi non proprio di velluto. Credo che sia un discorso diverso, il campionato francese dal punto di vista tattico è un po’ indietro e un giocatore come Aubameyang, avendo una marcia in più rispetto agli altri attaccanti del campionato francese, riesce ad emergere approfittando di certe lacune tattiche soprattutto in fase difensiva che quasi tutte le squadre francesi hanno. La Serie A è sicuramente un bel po’ sopra da questo punto di vista e Aubmeyang dovrebbe contare sulla sua imprevedibilità e ricchezza di repertorio per cercare di emergere, perché un giocatore di quel tipo può mettere in difficoltà le nostre difese essendo molto meno prevedibile di tanti altri attaccanti”.

Una valutazione economica del giocatore? Ci sono altre squadre interessate a lui?
“L’anno scorso si parlava di 10 milioni. Teniamo conto che il Saint-Etienne lo ha riscattato dal Milan per una cifra compresa tra 1 e 2 milioni, quest’anno non credo si parta da meno di 13-15, perché il giocatore nel frattempo è migliorato. L’anno scorso ha segnato 15-16 gol se non sbaglio, quest’anno viaggia per i 20. E’ un giocatore con trend ascendente, parallelamente sale anche il valore del cartellino. Sapevo dell’interesse della Fiorentina, perché è un giocatore che nel gioco di Montella starebbe molto bene, ma soprattutto di diversi interessi in Premier League, Liverpool in particolare ma non solo. Il discorso è sempre quello, le squadre italiane devono muoversi in anticipo. Se si muovono in ritardo arrivano le squadre di Premier e dal punto di vista finanziario non c’è corsa, anche se una squadra italiana può offrire rispetto all’Aston Villa della situazione una partecipazione alle coppe europee, ma meno soldi e da quel punto di vista un giocatore tende a farsi attrarre dalla Premier. Chi vuole Aubameyang deve andarci con convinzione già a giugno”.

martedì 2 aprile 2013

AS ROMA : PIAZZA PULITA !









Un articolo che ho torvato molto interessante...



LEGGO (F. MACCHERONI) - La sconfitta di Palermo ha un merito: ha ricordato a chi lo stava dimenticando (qui basta un risultato buono) che il progetto tecnico della Roma è fallito. In qualsiasi azienda un risultato fallimentare porta a drastici provvedimenti. Tutti a casa? fate voi. Ma nessuno, dopo due stagioni mortificanti, può raccontarci di meravigliosi errori. Un dirigente oggi dovrebbe preoccuparsi di due cose: cercare un allenatore e trattenere i giovani talenti che a questo punto possono sentirsi stretti. Fra due anni la Roma avrà la Nike, fra 5 (forse) uno stadio, ma adesso è un disastro a livello tecnico e, a livello economico, sogna attraverso uno sceicco di Perugia. Dietro c’è una banca (Unicredit) e un gruppo di americani che seminano sogni. Pallotta avrà il coraggio di fare piazza pulita?