Una giornata importantissima quella di ieri e, per certi versi, inaspettata. L'improvviso blitz di Sabatini, che ha fatto saltare l'affare Manolas/Juventus, riapre una questione che sembrava sepolta : la cessione di Benatia. Al momento non vi è nulla di certo, anche perchè Manolas costa parecchio e la Juventus (bisognosa di un centrale di livello) non molla la presa sul forte difensore greco. La considerazione ovvia è che, visto il costo del cartellino di Manolas (circa 13 milioni di euro), difficilmente la Roma investirebbe una cifra così importante per una semplice riserva. Tuttavia, anche Benatia ha una valutazione notevole (ci vogliono almeno 35 milioni di euro), e Barcellona e Chelsea sono alla ricerca di un difensore centrale di livello. L'incastro sembrerebbe perfetto. Radio Mercato registra, inoltre, un ritorno di fiamma per il terzino polivalente del Newcastle Davide Santon.
E' un brivido...le famose quattro lettere infondo al cuore...quattro lettere d'amore! ROMA!!!
mercoledì 6 agosto 2014
MERCATO ROMA : ALTRI MOVIMENTI
Una giornata importantissima quella di ieri e, per certi versi, inaspettata. L'improvviso blitz di Sabatini, che ha fatto saltare l'affare Manolas/Juventus, riapre una questione che sembrava sepolta : la cessione di Benatia. Al momento non vi è nulla di certo, anche perchè Manolas costa parecchio e la Juventus (bisognosa di un centrale di livello) non molla la presa sul forte difensore greco. La considerazione ovvia è che, visto il costo del cartellino di Manolas (circa 13 milioni di euro), difficilmente la Roma investirebbe una cifra così importante per una semplice riserva. Tuttavia, anche Benatia ha una valutazione notevole (ci vogliono almeno 35 milioni di euro), e Barcellona e Chelsea sono alla ricerca di un difensore centrale di livello. L'incastro sembrerebbe perfetto. Radio Mercato registra, inoltre, un ritorno di fiamma per il terzino polivalente del Newcastle Davide Santon.
martedì 5 agosto 2014
ROMA : E' ANCORA MERCATO !
Dopo una roboante prima fase di mercato, la Roma studia le mosse per piazzare, in entrata ed in uscita, gli ultimi colpi. Ci sono stati un paio di vertici relativi al miglioramento di una già fortissima rosa e, senza troppe sorprese, è emersa la necessità di coprire tre ruoli: difensore centrale, terzino destro e centravanti. Per quanto concerne il primo ruolo, si studiano diverse soluzioni: Basa (che Garcia continua a chiedere a Sabatini),Campagnaro (escluso dal progetto Inter) e alcuni giovani calciatori argentini. Per il ruolo di terzino piace, e anche molto, Darmian del Torino. Trattare con Cairo non è semplice ma la Roma sta muovendo i primi passi (assieme alla Juventus...) per portare a Trigoria il giovane azzurro, inserendo nella tratttativa il cartellino di Torosidis che va in scadenza di contratto. Il vero punto interrogativo è il centravanti: Destro non convince pienamente (ma rimarrà) e si vorrebbe puntare su un calciatore più pronto (soprattutto) in ottica Champions. Sembrerebbe che la Roma, in queste ore, si sia mossa su un grande calciatore che possa assicurare alla Roma i goals di cui ha bisogno permettendo, tuttavia, la crescita dell'attaccante marchigiano. Destro, in questo delicato momento, ha solo bisogno di ritrovare la fiducia dell'ambiente.
lunedì 4 agosto 2014
CASTAN VERSO IL RIENTRO ?
Filtra ottimismo dalle parti di Trigoria circa l'entità dell'infortunio: una lesione muscolare all’adduttore della coscia destra non così grave come, inizialmente, si era temuto. La speranza è di averlo a disposizione per l'esordio casalingo in campionato contro la Fiorentina di Montella. La coscia è stata bendata al fine di evitare ematomi ed al calciatore sono stati somministrati dei farmaci "miorilassanti" che agiscono sui muscoli attenuando il dolore. (Corriere Dello Sport)
Miralem : " Vincerò qui ! "
-Corriere Dello Sport (Maida)- A sentire l'aria che tira, sembra l'anno buono per la Roma.
«Ce la metteremo tutta. Contro l'Inter abbiamo sofferto ma c'è tempo per aggiustare le cose e raggiungere il cento per cento della condizione. Vogliamo vincerlo, questo scudetto».
«Ce la metteremo tutta. Contro l'Inter abbiamo sofferto ma c'è tempo per aggiustare le cose e raggiungere il cento per cento della condizione. Vogliamo vincerlo, questo scudetto».
Alla quarta stagione italiana, può confermare che questa è la sua Roma più forte?
«Credo di sì. Sono arrivati giocatori che ci hanno fatto crescere di livello. E alcuni giovani che capiscono
il calcio e hanno tanto talento. Ma soprattutto quest'anno il gruppo è
cambiato poco rispetto al passato. A proposito, mi dispiace per
l'infortunio di Castan, spero non sia nulla di grave».
Nello spogliatoio avete fissato l'obiettivo: lo hanno confessato tutti, anche il presidente Pallotta.
«Sicuramente. Ma non siamo i favoriti. C'è sempre la Juventus, che ha meritato di vincere il campionato l'anno scorso, e poi il Napoli. Siamo lì a giocarcela. Sarà il campo a dare le risposte».
«Sicuramente. Ma non siamo i favoriti. C'è sempre la Juventus, che ha meritato di vincere il campionato l'anno scorso, e poi il Napoli. Siamo lì a giocarcela. Sarà il campo a dare le risposte».
A un certo punto sembrava che Pjanic dovesse andare via. Perché ha deciso di rinnovare il contratto?
«Perché credo nel progetto della Roma, in questa squadra, in questo allenatore. E' stato facile».
«Perché credo nel progetto della Roma, in questa squadra, in questo allenatore. E' stato facile».
Beh, non sempre. Lei è l'unico calciatore acquistato nella prima estate della nuova proprietà ad essere rimasto.
«Ma io sono sempre stato molto bene. Ricordo che tre anni fa è successo tutto velocemente. Era la fine del mercato, a Lione avevo già cominciato la stagione. Luis Enrique mi voleva assolutamente, la società mi fece sentire importante. Questo mi è piaciuto subito. Ho ascoltato il cuore, diciamo. Io faccio così. L'ho fatto anche firmando il rinnovo».
«Ma io sono sempre stato molto bene. Ricordo che tre anni fa è successo tutto velocemente. Era la fine del mercato, a Lione avevo già cominciato la stagione. Luis Enrique mi voleva assolutamente, la società mi fece sentire importante. Questo mi è piaciuto subito. Ho ascoltato il cuore, diciamo. Io faccio così. L'ho fatto anche firmando il rinnovo».
I soldi non c'entrano? Ne guadagnerà tanti nella Roma.
«Ne avrei potuti guadagnare di più altrove. Anche quest'estate. Ma io voglio giocare dove sono felice. A Roma amo la gente, la città, tutto. E poi questa società è perfetta per la mia crescita professionale: qui potrò vincere e festeggiare con i nostri tifosi, che sono speciali. Penso che per un calciatore sia questo il massimo, i soldi non sono mai stati un mio obiettivo».
«Ne avrei potuti guadagnare di più altrove. Anche quest'estate. Ma io voglio giocare dove sono felice. A Roma amo la gente, la città, tutto. E poi questa società è perfetta per la mia crescita professionale: qui potrò vincere e festeggiare con i nostri tifosi, che sono speciali. Penso che per un calciatore sia questo il massimo, i soldi non sono mai stati un mio obiettivo».
C'è stato un momento in cui ha pensato "ok, me ne vado"?
«Mai. La trattativa è stata lunga solo perché è cominciata a stagione in corso. C'è stato tanto rumore ma i dirigenti conoscevano la mia volontà: restare alla Roma e firmare prima del Mondiale. Serviva solo un accordo. E tutto è venuto naturale».
«Mai. La trattativa è stata lunga solo perché è cominciata a stagione in corso. C'è stato tanto rumore ma i dirigenti conoscevano la mia volontà: restare alla Roma e firmare prima del Mondiale. Serviva solo un accordo. E tutto è venuto naturale».
Era il Psg la società pronta ad acquistarla, vero?
«C'erano club importanti. Molto importanti. Ma non faccio nomi, non sarebbe corretto per chi mi ha cercato».
«C'erano club importanti. Molto importanti. Ma non faccio nomi, non sarebbe corretto per chi mi ha cercato».
Il suo amico Benatia vive una situazione simile alla sua, a un anno di distanza.
«Non so quali problemi ci siano tra lui e la società. Ma so che la sua intenzione è sempre stata uguale alla mia: rimanere. Ha investito molto nella sua carriera alla Roma. E il gruppo lo sa bene: la squadra è con lui. Non c'è ragione per non continuare insieme» [...]
«Non so quali problemi ci siano tra lui e la società. Ma so che la sua intenzione è sempre stata uguale alla mia: rimanere. Ha investito molto nella sua carriera alla Roma. E il gruppo lo sa bene: la squadra è con lui. Non c'è ragione per non continuare insieme» [...]
Avete giocato il vostro primo Mondiale, ottenendo un risultato straordinario. Ma in Brasile non è andata bene.
«Sono sincero, ci aspettavamo di più, speravamo di superare almeno il primo turno. Perché noi bosniaci giochiamo per dare gioia al nostro popolo, per trasmettere all'esterno una buona immagine del Paese. Purtroppo abbiamo sbagliato la partita con la Nigeria: anche l'arbitro ha commesso degli errori ma la verità è che abbiamo giocato male» [...]
«Sono sincero, ci aspettavamo di più, speravamo di superare almeno il primo turno. Perché noi bosniaci giochiamo per dare gioia al nostro popolo, per trasmettere all'esterno una buona immagine del Paese. Purtroppo abbiamo sbagliato la partita con la Nigeria: anche l'arbitro ha commesso degli errori ma la verità è che abbiamo giocato male» [...]
Qualche tempo fa ha detto: devo imparare a essere più incisivo sotto porta.
«E' vero, posso crescere, anche se il gol non è mai determinante nella mia visione del calcio. Puoi essere utile in tanti modi. Però nella scorsa stagione, ripensandoci, avrei potuto segnare cinque o sei volte in più» [...]
«E' vero, posso crescere, anche se il gol non è mai determinante nella mia visione del calcio. Puoi essere utile in tanti modi. Però nella scorsa stagione, ripensandoci, avrei potuto segnare cinque o sei volte in più» [...]
Zeman, che lei mandò a quel
paese in mondovisione proprio dopo quel gol nel derby, sosteneva: Pjanic
non è un grande giocatore nella fase difensiva.
«Io non la vedo così. Lui aveva una certa idea di calcio, che non sta a me giudicare. Non so se sia un grande allenatore o meno, lo dicano gli altri: ci sono le classifiche...».
«Io non la vedo così. Lui aveva una certa idea di calcio, che non sta a me giudicare. Non so se sia un grande allenatore o meno, lo dicano gli altri: ci sono le classifiche...».
Come mai non è scattato il feeling tra voi?«Non
è scattato con tanti di noi, mi creda. Lavoravamo tanto, lavoravamo
duro, ma senza piacere. Con Garcia è tutto diverso: ti parla, ti
ascolta, ti domanda. La sua umanità è importante. Con Zeman non esisteva
questo rapporto».
A parte Garcia, che è stato decisivo nella sua conferma a Roma, quale allenatore ricorda con più piacere?
«Luis Enrique. Mi ha insegnato a vedere il calcio in un altro modo: movimenti, tattica, mentalità. Tutta la squadra lo seguiva. Purtroppo non ha avuto il tempo e la pazienza per avere successo nella Roma» [...]
«Luis Enrique. Mi ha insegnato a vedere il calcio in un altro modo: movimenti, tattica, mentalità. Tutta la squadra lo seguiva. Purtroppo non ha avuto il tempo e la pazienza per avere successo nella Roma» [...]
Quale avversario l'ha messa più in difficoltà?
«Tra i singoli non ne ricordo uno in particolare. Ricordo la squadra: la Juventus. Sono compatti, non lasciano spazio, con loro non puoi sbagliare. E' così che ci hanno battuto l'anno scorso».
«Tra i singoli non ne ricordo uno in particolare. Ricordo la squadra: la Juventus. Sono compatti, non lasciano spazio, con loro non puoi sbagliare. E' così che ci hanno battuto l'anno scorso».
Ma quest'anno...
«Quest'anno... speriamo bene».
«Quest'anno... speriamo bene».
domenica 3 agosto 2014
GAME OVER...
Yannick Ferreira Carrasco, classe 1993, attaccante del Monaco, ha rinnovato il contratto con il suo club. Un brutto colpo per la Roma che contava di avere in pugno il giocatore dopo averlo trattato per mesi. Trovare di meglio, a quelle cifre, non sarà affatto semplice. Intanto il club di Trigoria sta cercando di stringere i tempi per quel che concerne la cessione di Ljajic: il procuratore del ragazzo, Ramadani, è a caccia di acquirenti in Spagna ed in Germania. Sarà una settimana caldissima che vedrà il club capitolino impegnato nella ricerca di un'alternativa valida al belga Carrasco.
sabato 2 agosto 2014
ROMA-INTER, PARLA GARCIA. ED ETO'O...
Queste le parole del tecnico a Roma Channel :
Gli attaccanti?
“A volte per me quando un attaccante ha occasioni è un segnale più positivo che negativo. Abbiamo lavorato sul piano fisico e davanti alla porta devono trovare la giusta precisione. Questo è casuale, non sono preoccupato”.
Un bilancio della tournée?
“L’ho detto prima, l’obiettivo principale era gestire i tempi di gioco. La brutta notizia è l’infortunio di Castan. È un problema, speriamo non sia tanto grave. Abbiamo un mese, ma per un infortunio muscolare può essere un problema. A parte questo, mostra che abbiamo ancora tanto da lavorare. Abbiamo preso anche tanti giovani per gestire i tempi di gioco, era una buona cosa giocare contro queste squadre importanti”.
Non avete giocato una buona partita, uno dei migliori è stato Nainggolan.
“Quando vinciamo non mi piace parlare di un singolo e metterlo in luce. Abbiamo perso tutti insieme, la colpa è di tutti. Non dico niente su Radja, ha fatto la sua partita. Tutti potevano fare meglio, sul fatto di girare la palla molto più velocemente. Abbiamo fatto troppi tocchi, il nostro gioco era facile da leggere oggi. Abbiamo giocato contro un’Inter ben organizzata, non abbiamo mai avuto la possibilità di metterla fuori posizione”.
Florenzi ha giocato nuovamente da terzino. Sarà una soluzione definitiva?
“Di esterni bassi ne ho due, ma sono uno a Trigoria e l’altro riposa dopo i Mondiali. Quando saranno con noi, Florenzi tornerà al suo ruolo per me più interessante, quello di attaccante esterno. Ma lui è capace di giocare in questo ruolo, sul piano difensivo bisogna prendere parametri nuovi, sul piano offensivo ha fatto l’assist per Totti col Real e quello per Destro oggi. Non è una sorpresa vederlo giocare bene in questo ruolo”.
I problemi nel primo tempo sono dipendenti dalla preparazione?
“Sì, senza energia e senza cambio di ritmo è difficile mettere fuori posizione gli avversari nel primo tempo. Oggi è un bell’avvertimento per la squadra, va bene che è un’amichevole, ma quando saremo nella vera competizione non dovremo fare una partita come questa, in cui non c’è stato quasi nulla da dire di positivo. La strada è lunga per essere pronti alla prima di campionato”.
Per quanto concerne la vicenda Eto'o (ieri dato persino ad un passo dalla firma), nonostante le smentite di rito, le due parti continuano ad avere dei contatti. C'è una distanza importante tra la domanda e l'offerta che, è bene ricordarlo, non significa necessariamente che la trattativa sia naufragata. Tanti indizi ci spingono a pensare che i giochi siano aperti: la voglia folle d'Italia (e di Champions) del calciatore, i continui rifiuti dell'attaccante camerunense per quello che concerne destinazioni diverse dalla capitale e, aspetto da non trascurare, la necessità della Roma di trovare un centravanti di livello internazionale.
venerdì 1 agosto 2014
...prendere o lasciare...
Ancora qualche giorno per capire se il belga Carrasco potrà vestire, finalmente, la maglia giallorossa. La Roma ha fretta, dopo aver trattato per quasi due mesi, e vorrebbe concentrarsi sui "botti" finali. Il ragazzo, complice la lotta "interna" dei suoi procuratori, appare confuso. Questione Ljajic : il suo procuratore Ramadani si è messo alla ricerca di una squadra ma finora nessuna di quelle interessate al serbo si è avvicinata alla richiesta della Roma: 15 milioni di euro. A dispetto di quanto si scrive, non ci risulta l'intenzione di cedere Benatia, neanche nel caso arrivassero 30/35 milioni di euro. Sarebbe impossibile trovare un difensore di pari livello, e un cambio Benatia-Basa (tanto per fare un esempio) non sarebbe "digerito" da una piazza, giustamente, esigente. Sempre calda la pista Eto'o : il calciatore continua ad aspettare e a rifiutare diverse soluzioni. Ha in testa solo la Roma.
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