E' un brivido...le famose quattro lettere infondo al cuore...quattro lettere d'amore! ROMA!!!
lunedì 2 dicembre 2013
NOI NON CI STIAMO !
Quella di ieri è stata un'autentica vergogna. Dopo arbitraggi a dir poco discutibili, ieri si è cercato di eliminare definitivamente la Roma dalla corsa al titolo. La società tace (avrà i suoi motivi...) ma noi tifosi, noi innamorati di quella palla che rotola in fondo al sacco (come dicono quelli bravi), noi no !
Un rigore e mezzo non dato ed un gol regolare (che varie trasmissioni sportive hanno pensato bene di oscurare) annullato. Quanto deve andare avanti questa ingnobile pagliacciata? Dopotutto il calcio non è altro che l'espresione di un paese...Un paese marcio, il paese dgli inciuci...Il paese della "telefonata", delle paste e delle pastette. Molti si chiedono come faccia la juventus , dopo Calciopoli e dopo tutto quello in cui è stata coinvolta, a stare sempre li....A comandare, facendo come sempre il bello ed il cattivo tempo dell'intero sistema calcistico. Mi verrebbe da dire che non mi sorprende affatto. Dopotutto abbiamo il ministro della giustizia che...E' ancora dove non dovrebbe essere da un paio di mesi.
VERGOGNA ! ! !
sabato 30 novembre 2013
COLPO ROMA !
In realtà sono due...Il primo riguarda il dirigente Fenucci dato (com'è stato possibile ?) in partenza. Il secondo, che interessa alla tifoseria, fa riferimento ad un bel giocatore granata che tanto piace a Garcia. Ma procediamo, vista la tanta carne al fuoco, con ordine. L'amministratore delegato giallorosso non solo ha lasciato partire il treno per Milano, ma starebbe (lo conferma l'imminente arrivo di Pallotta) per firmare un nuovo contratto conla società capitolina.
Da Torino arriverà invece il forte terzino D'ambrosio. La formula? contante e la metà di un calciatore: Caprari e Lopez gli indiziati; anche se per "il coniglio" non ci sarebbe la volontà del club friulano.
lunedì 25 novembre 2013
ANCHE ROSELLA PARLO'...
(Il Tempo – R. Sensi) Che cosa dobbiamo pensare quando si legge sui giornali del futuro della nostra Roma? Mi vengono in mente tanti ricordi, recenti e non, nei quali giornali,radio e televisioni scrivevano e parlavano di probabili acquirenti della squadra.
In questi giorni, da tifosa, posso solo leggere e sentire quello che danno per certo tutti i media. In passato invece leggevo e sentivo una serie di notizie sugli acquirenti della Roma che dicevano tutto e il contrario di tutto.
La Roma per noi tifosi è una passione viscerale, e pensare che arrivi qualcuno che ti faccia sognare con notizie non vere o addirittura false e destituite di qualsiasi fondamenta mi indigna. Queste notizie riempiono il cuore dei tifosi, che sperano con eventuali nuovi proprietari di avere grandi giocatori per vincere e magari prendere in giro i cugini laziali.
Ma quello che più mi fa rabbia è pensare a quanti i casi ci siano stati negli anni: io e la mia famiglia non siamo mai riusciti a sapere chi ci fosse dietro questi annunci irreali. Ed è assurdo che molti si siano arrogati il diritto di comunicare notizie sulla Roma di cui la proprietà era completamente all’oscuro, inficiando anche la possibilità di conquistare due scudetti.
Dei tanti ricordi che ho, sia durante la presidenza di mio padre che la mia, in futuro mi piacerebbe parlare e scriverne a lungo. Ricordo per esempio un acquirente assurdo e paradossale. Avevo avuto la mia prima figlia da pochi mesi e per la prima volta l’avevo portata al mare, con grandissima soddisfazione ero riuscita a ritagliarmi un fine settimana con la mia famiglie e i miei amici più cari. Dopo cena stavo addormentando la mia piccola quando mi hanno letteralmente tempestato di telefonate chiedendomi se avevamo venduto la Roma. Ma la cosa che mi ha meravigliato è che le persone più insistenti erano a me molto care e credevano più alle radio, alle televisione e ai giornali che non a me. Mentre molti stavano stappando bottiglie di champagne, inneggiando alla nuova proprietà e osannando il «futuro presidente», io e la mia famiglia dovevamo fare l’ennesimo comunicato stampa per smentire che tutto quello riportato non era vero. Per esempio uno di questi acquirenti è stato anche arrestato, ma in quel momento nessuno, proprio nessuno, voleva credere a quello che io come presidente dichiaravo. No, tutti sognavano una nuova grande squadra.
Ma quel sogno era anche quello di mio padre e il mio: cedere la Roma a qualcuno che veramente la amasse come l’ha amata in modo incondizionato mio padre. Qualcuno ha parlato a lungo, sembrava l’acquirente certo della Roma, con me e la mia famiglia non ha mai parlato. Il suo interesse era parlare solo con i giornali e le radio private.
E poi negli anni ci sono stati tanti magnati pseudo e non, a volte finanzieri veri e altri inventati che volevano comprare la Roma solo ed esclusivamente a parole mai con i fatti.
Insomma negli anni sono stati moltissimi i possibili acquirenti della Roma ma la verità è che la mia famiglia non ne ha mai saputo nulla. Purtroppo sempre o quasi noi non venivamo creduti e questo mi è sembrato veramente assurdo. Per i tifosi inseguire un sogno è molto più bello che sentirsi dire una verità scomoda. Per tutto questo sono stata criticata, insultata e perseguitata fino a dover uscire scortata anche per prendere un litro di latte.
La mia rabbia, che ancora oggi non riesce a diminuire, è rivolta verso chi ha voluto far credere qualcosa che vero non era. Ma soprattutto la mia rabbia era concentrata sul fatto che noi, né io né la mia famiglia, mai e poi mai da tifosi avremmo voluto prendere in giro i romanisti. Recentemente anche la nuova proprietà americana ha avuto a che fare con un fantomatico e inesistente acquirente arabo. Oggi tutti i media danno quasi per certo un grande finanziere cinese interessato ad entrare come socio nella proprietà della Roma.
Con molta attenzione seguo l’evolversi della questione, augurandomi che sia vero tutto vero per il bene della nostra squadra. Con la speranza che l’avvento di un nuovo socio della Roma non distolga l’attenzione da tutto quello di eccezionale che è stato realizzato in questo inizio di campionato. Chi arriva con entusiasmo e vuole investire deve sempre essere considerato il benvenuto,o senza però dimenticare chi c’e. E chi c’è stato per il bene della Roma, ma senza illudere i tifosi che vivono, sperano e gioiscono per la sorte della loro Magica.
domenica 24 novembre 2013
UNICREDIT NON CI STA : AFFONDO SU PALLOTTA !
Questa la dichiarazione all’Ansa fatta dal portavoce dell’istituto di credito Renato Vichi.
”Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal presidente della A.S. Roma, James Pallotta, su richiesta della Consob, UniCredit – e’ la dichiarazione del portavoce dell’istituto di credito – conferma che sono attualmente in corso discussioni con un investitore interessato a rilevare una quota della partecipazione detenuta dall’Istituto nella societa’ che controlla la A.S. Roma”.
”Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal presidente della A.S. Roma, James Pallotta, su richiesta della Consob, UniCredit – e’ la dichiarazione del portavoce dell’istituto di credito – conferma che sono attualmente in corso discussioni con un investitore interessato a rilevare una quota della partecipazione detenuta dall’Istituto nella societa’ che controlla la A.S. Roma”.
CLAMOROSO PALLOTTA: ATTACCO A UNICREDIT !
AS ROMA NEWS (ASROMA.IT) - L’As Roma ha pubblicato il seguente comunicato del Presidente James Pallotta riguardo le recenti notizie che vorrebbero nuovi potenziali investitori nella Neep Roma Holding Spa:
“Contrariamente a quanto riportato recentemente, non ci sono negoziati in corso tra noi e potenziali investitori cinesi. Siamo continuamente costernati per la diffusione di una sciocca e imbarazzante propaganda di false informazioni di Unicredit – è una vergogna che fa male alla nostra squadra e ai nostri tifosi. Chiunque è coinvolto in questo tipo di attività deve essere responsabile di ogni danno creato al nostro club dentro e fuori dal campo e deve chiedere scusa ai nostri tifosi. Forza Roma!”.
fonte: www.giallorossi.net
sabato 23 novembre 2013
U.S.A / CHINA : I DETTAGLI...
Possono davvero coesistere due prorpietà straniere in territorio italiano? E come? Quali sono gli interessi?...Queste le domande dei tifosi della "magica" circa il tema caldo della settimana.
CORSERA (F. SAVELLI) - Lo sponsor in mandarino sulle magliette sfruttando l’effetto moltiplicatore della Città Eterna. E una tranche da 30 milioni, il valore di mercato (secondo i cinesi di Hna group) per il 20% di Neep, la holding di controllo che possiede il 78% della Roma calcio. La trattativa sarebbe ancora in uno stato embrionale, eppure qualche giorno fa una conference call con gli americani con la regia di Unicredit in veste di azionista con il 31% delle quote avrebbe posto le basi per un accordo preliminare. I colloqui proseguiranno fitti anche nel fine settimana per verificare se il matrimonio sino-americano in salsa giallorossa non sia l’ennesima boutade con ripercussioni sull’andamento in Borsa del titolo (ieri l’azione ha chiuso a +1,43% a 1,41 euro). La banca di Piazza Cordusio intenderebbe spuntare 10 milioni di euro in più (circa 40 milioni) per il 20% della controllante Neep aprendo le porte ai cinesi anche in previsione di un successivo aumento di capitale da 50 milioni di euro, che porterebbe a un riassetto azionario e a una diluizione dei soci americani (69%) e di Unicredit. Logico che le controparti stiano esaminando tutti i dettagli. Da una parte gli emissari di Chen Feng, rappresentante legale del colosso che controlla la compagnia cinese Hainan Airlines, avrebbero visto i conti. Dall’altra Unicredit— assistita da Rothschild—ha da tempo messo in cantiere l’uscita dalla società, perché il calcio non è ovviamente core per un istituto di credito. Dal canto suo gli americani sono alla finestra e non vedrebbero in maniera negativa un altro socio forte, tanto che diverse fonti assicurano come siano da tempo alla ricerca di un azionista capace di condividere i rischi d’impresa. Chiaro che l’eventuale investimento da parte di Hna è subordinato a un riassetto della governance, perché i cinesi vogliano ovviamente poter incidere sulla gestione societaria. Ieri il presidente James Pallotta ha detto di «non aver alcuna opinione sul desiderio di Unicredit di vendere le sue quote, per cui aspetteremo le prossime notizie per saperne di più».
venerdì 22 novembre 2013
OPERAZIONE DRAGO...
Non si parla d'altro in queste ore...Giornali, radio e televisioni monotematicamente raccolgono le opinioni di tifosi ed opinionisti letteralmente scatenati.
Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: "Godiamoci questo momento della Roma prima in classifica, è una certezza. Per il fatto del socio ci sono delle voci che filtrano, ma già è cambiato il nome e quindi bisogna andarci con i piedi di piombo. Ora pensiamo al Cagliari che è quel che conta".
IL MESSAGGERO (R. AMORUSO) - Il signor HNA si è quel Chen Feng che ha lanciato all’inizio degli anni ’90 la compagnia aerea cinese Hainan Airlines, prima dell’ingresso nel capitale del finanziere Geroge Soros. Ed è lo stesso Mr Feng che nel 2000 ha lanciato HNA group.
Ora le dimensioni del gruppo sono quelle di un colosso, proprietario di un big delle crociere, di una ventina di vettori aerei, di alberghi ma anche di tour operator, di un patrimonio non ben precisato di immobili, oltre a presidiare il settore dei servizi finanziari e della logistica.
Un intreccio di business sufficiente per spingere il portafoglio partecipazioni, che raccoglie un giro d’affari da 13,2 miliardi, a quota 43,5 miliardi. Non solo. Anche i capitali freschi da investire non devono proprio mancare ai cinesi di HNA. Basta guardare solo alle ultime operazioni messe in campo per rendersene conto.
A maggio il colosso cinese è riuscito a piazzarsi a sconto nel capitale della spagnola Nh Hotels, dopo una trattativa fallita nel 2011, spendendo 234 milioni. Più di recente uno dei bracci del gruppo, la Bohai Leasing Co, ha speso 180 milioni per la società di container Seaco. Insomma, investire nella Roma potrebbe essere una passeggiata per Mr Feng. Che, pare, abbia fatto un pensierino anche su Alitalia.
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Americani e cinesi insieme? Nella Roma si può. Pallotta cerca da mesi un socio di minoranza, possibilmente asiatico per conquistare un mercato smisurato, e potrebbe averlo trovato.
Non lui, ma Unicredit, che si dice pronta a cedere buona parte delle sue quote di controllo del club a un investitore cinese «solido e affidabile» : si tratta di Chen Feng, fondatore e capo del gruppo Hna, una potenza mondiale del turismo, con tour operator, alberghi e compagnie aeree. Tra gli asset controllati dalla società del buddista Chen c’è la compagnia aerea Hainan Airlines, poi ceduta in parte ad American Airlines grazie alla mediazione di George Soros (corsi e ricorsi romanisti). La società giallorossa non sarebbe il primo investimento in Italia: di recente la Hna ha rilevato l’hotel Ambassador di Napoli e il Gran Hotel Convento di Amalfi a cinque stelle.
Dopo contatti e incontri riservatissimi, ai quali avrebbe partecipato il vice-direttore generale di Unicredit Paolo Fiorentino, è stata avviata la due diligence sui conti della Roma e «ci sono le condizioni - ammettono all’Ansa fonti bancarie vicine alla negoziazione - per raggiungere un pre-accordo nelle prossime settimane».
A dicembre, insomma, la Roma potrebbe diventare il club con la proprietà più internazionale del mondo. A patto che Pallotta dia il suo ok: il presidente, infatti, non sarebbe stato coinvolto in questa fase delle contrattazioni e, come prevedono le norme del codice civile poi specificate nei patti parasociali con la banca, mantiene il diritto di prelazione sulla cessione di quote. In sostanza dovrà esserci il suo via libera all’operazione con Chen, nonostante da Piazza Cordusio filtri un grande ottimismo.
Secondo Il Sole 24 Ore , si profila un aumento di capitale dedicato all’operazione che consentirebbe l’ingresso del nuovo partner cinese nella Neep (la controllante del 78% di As Roma) e la conseguente diluizione delle quote attualmente in mano agli americani (69% tra AsRoma LLC e Raptor) e la banca (31%). Di sicuro gli americani intendono, almeno per il momento, restare gli azionisti di maggioranza.
Non trova conferme il coinvolgimento nell’operazione, ipotizzato sempre da Il Sole , dell’uomo più ricco della Cina: Wang Jianlin, 59enne presidente della Dalian Wanda Group, la più grande impresa immobiliare della Cina. Tutti gli indizi raccolti ieri portano a Chen Feng, ma si attende una conferma ufficiale. Quella che la Roma non poteva dare, visto che la trattativa si svolge a livelli superiori. Pallotta ha affidato la caccia del socio ai suoi uomini, Mark Pannes in primis, e alla Morgan Stanley, mentre Unicredit si muove attraverso i consueti canali di riferimento. Ecco perché spesso, com’era accaduto nella trattativa con il fantomatico sceicco Al Qaddumi, alla Roma sono tenuti all’oscuro delle varie trattative. Negli scorsi mesi ci sono stati incontri con vari soggetti, fra questi sicuramente degli arabi e dei russi, ma nessuno è mai arrivato a «dama». Chen Feng ci sarebbe quasi riuscito, stando a quanto filtra da Piazza Cordusio. Non secondo l’entourage di Pallotta, che aspetta di conoscere i termini dell’operazione dalla banca e non dai media. Inevitabile il rialzo in Borsa del titolo (+10,19%): ieri la Consob si è accontentata della nota diffusa in mattinata dalla banca mentre oggi potrebbe chiedere un comunicato firmato anche dagli americani. «Non sono state prese decisioni sulla partecipazione - ha precisato Unicredit- ma c’è la disponibilità a valutare eventuali opportunità di valorizzazione, dal momento che tale asset non è strategico».
Non una smentita ma una conferma, rafforzata in serata dall’ammissione dell’imminente «pre-accordo». D’altronde la banca ha la necessità di uscire il prima possibile dalla Roma e Pallotta vuole unire le sue forze a quelle di altri imprenditori. Gli interessi, almeno sulla carta, combaciano.
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