giovedì 31 luglio 2014

SCATENATA !





E' una Roma inedita, scatenata, quella che si muove sul mercato. Mai da queste parti si era visto il club di Trigoria agire con questa autorità nel mercato. Nonostante i numerosi arrivi (l'ultimo quello di Astori che dovrebbe esordire nell'amichevole contro l'Inter di Mazzarri), la dirigenza giallorossa studia, in queste ore, la strategia per assicurarsi il forte terzino azzurro Matteo Darmian. A Cairo arriverà un'offerta di 12 milioni circa, con la probabile formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Filtra ottimismo circa questa ennesima operazione giallorossa...i tifosi continuano a sognare !

Parnasi: ''Il nuovo stadio sarà per tutta la città. Pronti a finanziare il sistema ferrovie''




CORSERA (E. MENICUCCI) -  «Lo vuole sapere un aneddoto su Rudi Garcia?». Come no. «Scherzando, ho chiesto a Pallotta di inserire una clausola nella costruzione dello stadio: di poterci giocare due minuti, in gara ufficiale». E il presidente giallorosso? «È andato da Garcia “Sai Rudi, Parnasi è uno strano…”. Garcia non ha fatto una piega: “Fatemi bere prima una buona bottiglia di rosso…”». Luca Parnasi, 37 anni, costruttore, «a capo» della Parsitalia, è romanista perso, amante del calcio, giocatore del «Pezzana » (mitico torneo di calciotto di Roma Nord), ma nello stadio della Roma (o meglio di James Pallotta) sta cercando di metterci non solo il cuore, ma anche la testa. «Mio padre (Sandro, che il figlio chiama «comandante», ndr) me lo ha chiesto: “Non lo fai solo perché sei romanista, vero?». Giura, Parnasi junior che non è così. Che, anzi, il progetto dello stadio a Tor di Valle «è una grande opportunità per tutta la città, spero venga capito da tutti». Anche per i laziali? «Certamente. Questo può essere il progetto pilota anche per loro ».
Eppure, sull’opera, ci sono tante perplessità: i «paletti» del Campidoglio, le critiche di Legambiente, la presa di posizione di Caltagirone. Ma perché lo stadio di un privato dovrebbe essere d’interesse pubblico? «Intanto — dice Parnasi — perché crea 3 mila posti di lavoro nella sua costruzione e 4 mila quando sarà in funzione. Poi perché c’è un importante piano di potenziamento delle infrastrutture». Su questo, però, le parti sembrano distanti. Il Comune parla di «700 milioni complessivi», Parnasi ribadisce che «l’investimento del nostro gruppo sulle opere pubbliche è di 270 milioni», ripartiti in opere stradali (92 milioni), parcheggi multipiano (37 milioni), ponte sul Tevere (39 milioni), contributo per prolungare la metro B (10 milioni), adeguamento dell’Ostiense e della via del Mare (15 milioni). Manca la Roma-Lido. E il collegamento con la ferrovia per Fiumicino. Mentre, secondo il Comune, «la cura del ferro è fondamentale».
Parnasi è pronto a cambiare: «Se il Comune vuole usare diversamente quei soldi, basta che lo dica». Stamattina, molto presto, Parnasi ne parlerà direttamente con Marino. E, con lui, ci sarà Daniel Libeskind, l’archistar che firmerà i tre grattacieli che sorgeranno nell’area (mentre lo stadio è di Dan Meis). Parnasi ne è entusiasta: «Dopo l’Auditorium di Piano, il Maxxi della Hadid e ora la Nuvola di Fuksas avremo un’altra grande firma nella Capitale». Quelle cubature, più il «parco di intrattenimenti» e la «promenade commerciale» coi negozi, cinema, bar, ristoranti sono fondamentali. Perché, insiste Parnasi, «il quadro economico degli investimenti, 980 milioni complessivi, si regge solo con i 220 milioni di compensazioni ». È lì che, per i costruttori, c’è il business, quello che fa storcere il naso a Legambiente. «Ma le loro critiche — dice il costruttore — ci permettono di mettere l’accento sulla sostenibilità ambientale, una delle caratteristiche principali dell’opera. Vicino al Tevere, anche se l’area non è vincolata, ci sarà un’area di rispetto». Non basta. Per «disinnescare» la miccia ambientalista, Parnasi ha arruolato nella squadra anche Andreas Kipar, vero «guru» dell’architettura del paesaggio.
Ma, in ogni caso, non è strano che questo stadio non sia di proprietà della Roma Calcio? «Lo ha spiegato bene Mark Pannes, perché non è così. Ma non cambia molto: la Roma ne avrà un beneficio immenso». Perché Caltagirone, come sulla storia del palazzo acquistato dalla Provincia, si è messo di traverso? «Conosco bene Alessandro, mio padre conosce da 40 anni l’ingegnere. Amici è una parola importante, ma c’è rispetto imprenditoriale, non conflitto. Ogni contributo alla discussione va bene». Secondo Parnasi lo stadio sarà «a prova di ultrà, videosorvegliato, a dimensione familiare, fruibile tutti i giorni» ma «la curva Sud sarà il vero dodicesimo in campo». Perché poi, alla fine, sempre lì si va a finire. La Roma, il «sogno di vederci giocare Totti». Il test da «giallorosso doc» , allora, è inevitabile. Formazione giallorossa di tutti i tempi? Parnasi prende carta e penna, si sistema sulla sedia: «Questa è la più difficile… ». E scrive: «Allora, 4-2-3-1 con Tancredi in porta, poi Cafu, Aldair, Benatia e Nela in difesa; Falcao e Cerezo; Bruno Conti, Totti e, posso mettere un mio amico?». Certo: «Dodo Chierico ». Centravanti? «Roberto Pruzzo. Da bambino, al Fleming, abitavo vicino a lui. Mi ha tenuto in braccio. Ho dimenticato qualcuno?». Beh, manca Ago Di Bartolomei: «Porca miseria, è vero. Ma dove lo metto?».

mercoledì 30 luglio 2014

TOTTI : "STO CON IL PRESIDENTE ! "




Queste le parole del capitano al termine della gara contro il Real Madrid : "'Uscire tra gli applausi fa sempre piacere, e poi il Real è la seconda squadra per la quale ho sempre tifato Sono orgoglioso, abbiamo dimostrato che la Roma c'è. Dopo dodici anni dall'ultimo gol acquisti tanta esperienza... Obiettivi? Vogliamo fare meglio della scorsa stagione, l'organico deve lottare per lo scudetto. Vogliamo arrivare il più lontano possibile anche in Champions: ci sono squadre molto più forti di noi, ma cercheremo di mettere in difficoltà chiunque incontreremo. La Roma di Garcia come quella di Capello? Al momento la devo mettere sotto perché con Capello abbiamo vinto, ma noi abbiamo un grande gruppo che può fare bene; spero che accada la stessa cosa del 2001. Il caso Tavecchio? Io mi schiero con il presidente'. (gazzettagiallorossa.it)

martedì 29 luglio 2014

MAI TRAMONTATA...

...La pista che porta ad Eto'o. Il forte attaccante canerunense, nonostante le smentite da ambo le parti, continua ad essere l'indiziato numero uno per ricoprire il ruolo di centravanti da "Champions", quel ruolo che, per inesperienza, non può (momentaneamente) ricoprire Destro. Fenucci è stato piuttosto chiaro: " la Roma farà altre operazioni di mercato...". La società giallorossa gioca a carte scoperte e la scaramanzia, tipicamente romana e romanista, sembra non albergare più dalle parti di Trigoria; la Roma vuole lo scudetto ed è pronta ad investire ancora...



lunedì 28 luglio 2014

PARLA ZEMAN !

  




 Zeman in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport (S. Cleri).
Ed allora ben tornato, Zdenek Zeman. Il nostro malandato pallone non può proprio permettersi di rinunciare al suo calcio senza compromessi e alle sue esternazioni mai banali. Cagliari. Perché?
«Perché qui c'è una società nuova, fatta di persone perbene, che ha voluto puntare su di me. Questo basta e avanza per iniziare una nuova avventu­ra».
Il patron Giulini ha scelto lei prima anco­ra di prendere il Ca­gliari.
«Ha grande entu­siasmo e buone idee.
Spero non glieli fac­ciano passare...».
Già. Ma il calcio ita­liano è davvero messo così male?
«Questo sport, come tanti altri, è fatto di cicli. Per tanti anni siamo stati ai vertici, ora non lo siamo più».
Da dove si riparte?
«Dai giovani. Bisogna creare delle strutture al cui interno farli crescere. La soluzione mi­gliore sono centri federali su scala regionale. In Francia lo hanno fatto una ventina di anni fa e i risultati si vedono».
E la violenza? Come evitare che questo cancro distrugga il nostro calcio?
«Sento tanti discorsi, ma la soluzione sa­rebbe semplicissima. In Inghilterra trenta an­ ni fa la situazione era peggiore di quella italia­ na. Non vedo perché non si possa fare anche qui quello che loro hanno fatto».
Violenza e spettacolo scadente si combat­ tono pure con stadi nuovi. È d'accordo?«Aiuterebbero, ma fino a un certo punto. Quello degli stadi per me è un falso problema. Se ne parla tanto perché ci sono interessi ex­ tra­calcistici a realizzarli. Ma quando lo spet­tacolo era migliore gli stadi erano pieni anche se vecchi».
Crisi dei club e crisi della Nazionale. Alla fi ne il capro espiatorio del flop ai Mondiali è stato Prandelli. Giusto?
«Il responsabile non è solo lui, ma che lui diventi il bersaglio principale delle critiche fa parte del gioco. E poi per quattro anni Pran­ delli è stato sempre esaltato, anche per i pa­ reggi con il Lussemburgo. Troppe critiche? Ma se Sacchi è stato crocifisso dopo aver per­ so una finale ai rigori...».
Italia a parte, che Mondiale è stato?«Molto bello. Il migliore delle ultime edi­zioni. Tante nazionali medio­piccole hanno fatto vedere cose interessanti. Soprattutto quelle latino­americane. Hanno saputo evol­ versi a livello di organizzazione tattica. Al contrario delle selezioni africane che proprio per questo non sono esplose come si pensava venti anni fa».
Chi vedrebbe bene ora sulla panchina az­zurra?
«Mancini. È stato un giocatore di alto livel­lo, da tecnico ha vinto sia in Italia sia all'este­ro, conosce le lingue. Sarebbe la persona giusta al posto giusto».
Con Balotelli di nuovo al centro del progetto?«È un grande ta­lento, è ancora in tempo ad esprimere tutto il suo potenzia­ le. Ma deve fare in fretta. La storia del calcio è piena di fuo riclasse inespressi. Penso a Cassano. Avrebbe potuto fare molto di più»
C'è chi in campo rende meno di quan­to potrebbe e chi fuori parla più di quanto dovrebbe. Cosa pensa dell'esternazione sugli extracomunitari del candidato presidente fe­derale Tavecchio?
«Un'uscita inopportuna e che non può non essere censurata. Però, tolta la forma, nella sostanza ha ragione. Uno dei grandi mali del calcio italiano è la presenza di troppi stranie­ ri. Bisogna tornare a puntare sui nostri ragaz­ zi».
Quindi, al netto della gaffe, Tavecchio può essere l'uomo giusto per rilanciare il calcio italiano?«Il problema non sono gli uomini, sono i programmi. Serve un cambiamento profon­ do. Ma con un mandato di appena due anni, Tavecchio o un altro, cosa può fare?».
Quella stessa mancanza di programmazio­ne che spesso voi tecnici imputate ai dirigen­ti.«Oggi, soprattutto in Italia, gli allenatori contano poco. E questa è una delle cause del­ l'impoverimento dello spettacolo. A tecnici senza esperienza vengono affidate squadre di alto livello. È sbagliato. Serve fare la gavetta prima di arrivare su certe panchine. Come hanno fatto quelli della mia generazione».
Il progetto Cagliari a che punto è?«Stiamo lavorando bene. L'obiettivo è esse­ re pronti per la prima giornata. Purtroppo il mercato aperto condiziona il nostro lavoro».
C'è chi, De Laurentiis, propone di tenerlo aperto tutto l'anno.«Chi dice una cosa del genere non capisce nulla di calcio. Per me il mercato dovrebbe chiudersi prima che le squadre partano per i ritiri».
La cessione di Astori le scombussola i pro­grammi? Ha provato a trattenerlo? «No. Era giusto che cercasse altrove le moti­vazioni che al Cagliari non aveva più. Tratte­ nere un giocatore contro la sua volontà è sem­ pre controproducente».
Ne arriveranno di nuovi?
«Sì, ma non mi piace fare questi ragiona­menti. Per questo dico che sarebbe meglio co­minciare la stagione quando il mercato è già chiuso».
A proposito di Astori. Griglia scudetto. La Roma ha scavalcato la Juve?«Ha comprato giocatori che sulla carta la rinforzano notevolmente, però poi bisogna vedere se sul campo il rendimento sarà all'altezza delle attese».
La Roma di Garcia la sente anche un po' sua?«Io ho iniziato un certo tipo di lavoro che lui è stato molto bravo a portare avanti».
Si aspettava le dimissioni di Conte? La Juve quanto perde senza di lui?«Non perde nulla perché ha una storia e un organico che prescindono dall'allenatore. In quanto alle dimis­ sioni il rapporto si era logorato, la decisione andava presa prima».
Il Napoli e le milanesi?«Il Napoli deve trovare la conti­nuità che non ha mai avuto nelle ultime stagioni. Le milanesi devo­ no voltare pagina. Non sarà facile, ma peggio dell'ultima annata è dif­ficile che facciano...».
E la sorpresa?«Se la dico non sarà più una sor­presa...».

domenica 27 luglio 2014

MIRALEM : " A ROMA C'E' LA MENTALITA' GIUSTA !"





Raccontaci il gol…
Ho visto il portiere fuori, ho visto che Radja stava in una posizione tranquailla ma pure io così ho chiesto di passarmela velocemente e poi…il piede è a posto


Più facile nel football o nel calcio?
Ieri ho provato con il pallone ovale…Che ti devo dire? Ero in ispirazione, guardo sempre la posizione del portiere oggi avevo lo spazio giusto ed è entrata.


 Avete affrontato un top club come vi siete trovati?
Siamo consapevoli che il Manchester è una grande squadra abituata a giocare la Champions. A noi ci servono queste partite. Si vede che fisicamente non siamo ancora a posto, ho iniziato sei giorni fa io e non è facile. La squadra però non ha mollato e secondo me il risultato non è giusto perchè il nostro portiere non ha avuto tanto da fare, anche loro hanno fatto dei gol incredibili ma adesso prepariamo bene le altre due partite il torneo non è finito


La Roma ha fatto fino ad oggi un mercato imponente…Ad oggi che te ne pare di questa rosa?
Per noi è molto importante che la rosa migliori. Per una società che punta in alto devono arrivare giocatori forti, come quello che è accaduto. Non dobbiamo mettere pressione ai nuovi, ci siamo noi che dobbiamo aiutarli. Alla Roma c’è la mentalità giusta e anche tanta qualità. La squadra ha fame ed ha voglia di fare una bella stagione.


Che differenza con il gol fatto al derby ai tempi di Zeman?
Anche lì ho visto il portiere fuori, al derby ho calciato più con l’estreno del piede,


Tra i nuovi che giocheranno a centrocampo con te Keita e Uçan chi ti ha impressionato di più?
Sono giocatori con esperienza come Keita ma anche gli altri giovani. E’ l’inizio per loro e noi siamo li per aiutarli abbiamo bisogno di tutti. Dico che tutti lavorano bene e vogliono giocare poi deciderà il mister. La mentalità di tutti i nuovi è veramente buona e questo è importante. (www.forzaroma.info)

sabato 26 luglio 2014

Rebus Gervinho: per ora niente Usa





di D.Stoppini-Gazzetta Dello Sport 
Quando piove, piove bene. E su Gervinho le nuvole continuano a divertirsi un po’ troppo. L’ivoriano non raggiungerà la squadra a Denver e neppure a Dallas all’inizio della prossima settimana. Se ne parla, ma a questo punto è d’obbligo aggiungere il forse, per Philadelphia. Ora i problemi familiari sono diventati anche burocratici, per colpa di un via libera (passaporto? visto?) che non permette all’attaccante di raggiungere gli Stati Uniti. Via libera che però evidentemente c’è per l’Italia, se è vero che il tecnico Garcia ha dichiarato: «Ho parlato con lui, sarà a Roma nel fine settimana, sta seguendo un programma di allenamento. Non vede l’ora di riabbracciare i suoi compagni». Magari non vede l’ora pure di firmare il rinnovo. E così tornano alla mente le mezze verità di chi il calciatore lo conosce bene sulla forte insoddisfazione per l’adeguamento non (ancora) concesso dal club. Una certezza va registrata: oltre alle parole di Garcia, filtra un certo fastidio della società. 

IL MATCH  Ritardi che invece non dimostra la Roma sul campo. Oggi, ore 22.10 italiane (diretta Sky Sport 1 e Supercalcio), c’è la sfida al Manchester United. Gli inglesi si sono divertiti a provocare ricordando il 7-1 del 2007, Garcia ha replicato: «Mi sembra una cosa stupida… Voglio vedere progressi, Per De Rossi e Pjanic 30’ nella ripresa». Il resto è (ancora) mercato: «Il futuro di Strootman non è in discussione, resterà e presto inizierà a correre. Ljajic? A nessuno posso garantire un posto da titolare, ma per me resta importante». Come Astori, per il quale Garcia non ha nascosto la soddisfazione: «È il profilo che cercavamo, bravo tecnicamente e forte di testa». Da domani lo allenerà.

venerdì 25 luglio 2014

B.Conti: “Gervinho e Iturbe sono la coppia di ali più forte in Italia”





(Gazzetta Dello Sport, Pugliese) Lui, in campo, di solitudine non ci ha mai sofferto. Forse perché all’ala destra ci giocava in situazione di emergenza o forse perché nel suo di calcio le ali erano ancora autentiche pepite d’oro, preziose come l’aria perché capaci di vincere quasi da sole. E ora che le rigidità sacchiane appartengono al paleolitico, Bruno Conti ha anche la possibilità di gustarsi dal vivo due come Gervinho ed Iturbe, che il ruolo dell’ala lo sanno fare bene eccome. Magari non così bene come lo faceva lui, ma è anche vero che di «Marazico» ne nasce uno per era. E quella del nuovo Bruno Conti, forse, deve ancora arrivare… Dopo anni di torpore, il calcio italiano ha riscoperto l’importanza delle ali. Sorpreso?
«No, perché questo è sempre stato un ruolo fondamentale, anche quando il 4-4-2 sembrava dominare il calcio. Ora si vedono molti giocatori che fanno quello che una volta facevamo io, Sala, Causio o Donadoni».


Tra questi ci sono anche due che vedrà spesso da vicino come Gervinho ed Iturbe.
«Gervinho è come Cuadrado, due che sanno fare bene anche il tornante: li vedi attaccare, ma sanno sacrificarsi bene in fase difensiva. Rientrano spesso, ripiegano, aiutano la squadra, per poi magari recuperare palla e ripartire ».


Le sue sterzate lo scorso anno hanno fatto storia.
«Gervais sterza quando sa che non può metterla dentro. L’ala è anche questo, rientrare all’improvviso e provare ad andare al tiro o all’uno contro uno».


Con Iturbe compone forse la coppia di ali più forte del campionato italiano. «Penso proprio di sì, soprattutto se l’argentino confermerà quello che ha già fatto vedere a Verona. Manuel mi piace, è un grande giocatore, lui e Gervinho a campo aperto possono essere due frecce. Con uno come Totti, poi, che ti manda in porta anche di spalle, tutto è più semplice».

Con la Roma ci sono altre 8 squadre di A che giocheranno con il 4-3-3. È un segnale? «Si cerca di sfruttare i giocatori che si hanno a disposizione. Ma torniamo al discorso di prima: con il 4-3-3, se le ali non aiutano in fase difensiva si resta troppo sbilanciati. Oggi, però, ci sono giocatori che hanno una facilità di corsa incredibile. E questo nel ruolo aiuta».

Lei, tra l’altro, ne ha cresciuto un altro, un certo Alessio Cerci…
«È uno a cui piace far gol, quando ti punta sono dolori. Ma anche lui ha imparato ad aiutare in fase difensiva». Robben e Ribery sono i migliori interpreti al mondo? «Una coppia pazzesca quella del Bayern, mi fanno impazzire. Tecnica e sacrificio, sono i migliori».


Per chiudere, chi può essere il nuovo Bruno Conti? «Spero proprio Iturbe, con lui Sabatini ha fatto un gran colpo. E poi ha preso la maglia numero 7, mi fa piacere». Già, proprio il 7 di Bruno Conti

giovedì 24 luglio 2014

TARE SI ARRENDE !






Igli Tare, ds della Lazio, torna sul caso Astori: "Astori alla Roma? Ve lo ripeto è stato un colpo basso: hanno cambiato qualcosa all'ultimo". Nel frattempo la Roma continua a lavorare, senza sosta, sul mercato in entrata: in arrivo un terzino destro e un attaccante esterno.

mercoledì 23 luglio 2014

Patto per lo scudetto. Pallotta blinda Benatia «Resta e vinci con noi»








-Corriere della sera di G.Piacentini- 
La location è Boston, i protagonisti del «patto per lo scudetto» sono James Pallotta, Medhi Benatia e Rudi Garcia. A casa sua il presidente ha preso di petto la questione più spinosa dell’estate e nel ristorante di famiglia ha avuto un colloquio franco col difensore: «Resta alla Roma, accetta la proposta di rinnovo e vinciamo lo scudetto, poi il prossimo anno se ne riparla»; il senso del suo discorso. 


Benatia ha ascoltato, ha apprezzato e poi ha alzato il telefono per parlarne col suo agente. La tentazione di andare via non è ancora del tutto svanita, ma la mancanza di offerte gioca in favore di una sua permanenza. Sullo sfondo, a godere della situazione, Rudi Garcia. «Per me – le sue parole – le cose sono chiare, è sotto contratto e in questa stagione sarà un giocatore della Roma. Mehdi è tranquillo, motivato e giocherà contro il Liverpool. Sono contento del mercato: avevamo bisogno di sistemare la rosa e lo abbiamo fatto, siamo viini al traguardo anche se un allenatore non dovrebbe mai dirlo fino all’ultimo. Iturbe non dobbiamo caricarlo di troppe responsabilità, Ljajic è un calciatore importante e io voglio che restino tutti». 



Garcia ha parlato poi degli obiettivi stagionali. «Il campionato è il nostro. Non cambio idea: voglio vincere, non avvertiremo la pressione. La Champions? Sarà un girone difficile con tre grandi squadre, ma vogliamo esserci ogni anno e per riuscirci dobbiamo concentrarci sul nostro primo obiettivo, che è il campionato». Stanotte (ore 1.30 diretta tv su Roma Channel) l’amichevole col Liverpool: sarà la prima con la maglia da trasferta, bianca con una striscia giallorossa sul petto. Nei prossimi giorni dovrebbe raggiungere la squadra negli Stati Uniti anche Rafael Toloi, che Sabatini sta acquistando a titolo definitivo (3.5 milioni) dal Santos. 



A Balzaretti, le cui condizioni fisiche sono ancora un punto interrogativo, è stato offerto un prolungamento di un anno (con ingaggio spalmato) e la promessa di affidargli una squadra del settore giovanile nel caso sia costretto a smettere. Successe lo stesso con Montella, oggi uno dei migliori tecnici italiani. 

martedì 22 luglio 2014

Roma in attesa di Gervinho. E adesso pure Garcia lo sgrida





GASPORT (A. PUGLIESE) – Probabilmente, è destino che tra Gervinho e gli States non debba scoccare ancora la scintilla. Lo scorso anno la gazzella nera della Roma sbarcò in America a tournée quasi conclusa, nella tappa di Washington, ed i primi allenamenti giallorossi non lasciarono neanche intravedere tutte le cose belle che poi Gervinho ha invece costruito strada facendo. Quest’anno l’ala della Costa d’Avorio in America ci arriverà ancora una volta in ritardo, ma stavolta per tutt’altra storia, quella legata all’adeguamento contrattuale che vuole prima di poter salire sull’aereo che lo porterà negli Usa. Al telefono con Rudi Dopo una piccola vacanza a Bamako, capitale del Mali, Gervais fino ad un paio di giorni fa era a casa sua, ad Abidjan, in Costa d’Avorio, dove ha dovuto risolvere anche dei problemi familiari e dove ha già ripreso ad allenarsi da solo. In teoria le sue vacanze potrebbero durare ancora qualche giorno (l’ultima partita al Mondiale l’ha giocata salirà su quel volo. Cosa che ha innervosito anche Garcia, che con il giocatore ha avuto un duro colloquio telefonico. Il tecnico francese, infatti, è quello che ha garantito per Gervinho nella scorsa estate e ora si trova moralmente in difficoltà con il club, considerando che con Gervinho (e Keita) condivide anche il procuratore, il francese Pascal Boisseau. Ieri sera, però, Gervinho ha voluto chiarire così su facebook: «Se non sono con la squadra è per sistemare delle questioni personali ad Abidjan. Ho il permesso del club. Raggiungerò i miei compagni di squadra presto».
Mondiale e scintille Ma perché Gervinho punta i piedi? Se prima del via del Mondiale aveva chiesto un adeguamento per la bella stagione, dopo l’ottima rassegna iridata (in cui è stato l’unica vera luce della Costa d’Avorio), Gervais ha alzato l’asticella. Oggi guadagna 2,3 milioni di euro, prima del Mondiale ne aveva chiesti 400 mila in più, ora è salito a 3,5. E l’imbarazzo di Garcia sta anche in questo, nella richiesta esosa a cui è arrivato Gervinho. Del resto, nella testa del giocatore è tutto chiaro: al Mondiale ha brillato più dei compagni Tourè e Drogba, che però guadagnano rispettivamente il triplo ed il doppio. Ed a quelle cifre vuole avvicinarsi. Tra l’altro, Gervinho ha una famiglia numerosissima e vuole cercare di ottimizzare lo stipendio per far fronte alle spese di tutti.
Mehdi & Adem Ma se Gervinho desta qualche preoccupazione nell’ambiente giallorosso, la conferma di Benatia acquista giorno dopo giorno sempre maggior peso. Tanto che anche ieri, prima di partire, Mehdi a Fiumicino ha tranquillizzato così alcuni tifosi: «Se resto? Certo che resto». In realtà Mehdi spera sempre che Chelsea o Bayern possano presentare l’offertona (35-40 milioni). Nel caso in cui però non avvenga, la Roma cercherà di fare cassa altrove. L’indiziato numero uno resta Adem Ljajic, per cui i giallorossi sperano di portare a casa 12-15 milioni, provenienti magari dalla Germania (Schalke o Dortmund) o dall’Inghilterra (Liverpool).

lunedì 21 luglio 2014

BENATIA RESTA A ROMA...






 La Roma vola a Boston per la tourné precampionato. Sarà una buona occasione per pianificare, con il presidente Pallotta, la seconda fase del mercato (principalmente per quel che riguarda lo spinoso capitolo dei rinnovi contrattuali). Ci sarà da sistemare, infatti, la "questione" Gervinho (
guadagna 2,3 milioni, la Roma gli ha proposto un adeguamento di poco inferiore ai 3 milioni, l'attaccante invece vorrebbe firmare a 3,5). Benatia, invece, si sarebbe quasi «rassegnato» all'idea di restare in giallorosso: di offerte "congrue", dalle parti di Trigoria, neanche l'ombra...




domenica 20 luglio 2014

Roma, che traffico: Destro è in vetrina, sprint per la difesa tra Vlaar e Rolando






-Gazzetta Dello Sport di M.Cecchini -


Valigie pronte: domani si parte per gli Stati Uniti. L’impressione, però, è che qualcuno farà bene anche a pagare tutte le bollette perché non è detto che non ci sia un trasloco in vista. Il «movimentismo» della Roma sul mercato, infatti, non accenna a placarsi e così addirittura si iscrive alla lista dei possibili partenti anche un apparente intoccabile come Mattia Destro.
Piazza gradita intendiamoci, se è vero che nel club non esistono più incedibili, per far muovere l’attaccante marchigiano occorrerebbe una cifra non inferiore ai 25 milioni. Lo stesso giocatore, pur rassicurato dalla dirigenza, ha percepito che qualcosa sta cambiando intorno a lui e ne ha parlato col suo entourage. C’è da valutare, poi, che il primo settembre Destro si sposerà ed un trasferimento adesso sarebbe oltremodo impegnativo. Come dire, le piazze gradite sarebbero le solite grandi città del calcio (Londra, Parigi, Barcellona) o grandi potenze calcistiche, per questo il no detto da settimane al Wolfsburg non sorprende, così come le voci di un interessamento del Tottenham con blitz di Baldini a Roma (smentito). Il valore di Destro (inseguito anche dall’Inter) non si discute, ma a Trigoria hanno dubbi che abbia le caratteristiche del cannoniere che occorre, senza contare quegli spigoli caratteriali che a volte sono stati segnalati pubblicamente. Se Destro partisse davvero, si riaprirebbe anche la pista Eto’o (svincolato) e Cvitanich (Nizza) e magari si aiuterebbe anche il bilancio, che potrebbe essere rimpinguato pure dall’addio di Ljajic, non disponibile a un ruolo di comprimario. Un tormento analogo a quello di Florenzi, su cui prosegue il pressing di Fiorentina e Juve. Non a caso, in questo tourbillon, restano vive le piste Carrasco (Monaco) e Shaqiri (Bayern).
Ma se per Destro c’è solo un «pour parler», più delicata è la questione legata a Benatia. Basti pensare che due giorni fa, in occasione della prima amichevole con l’Indonesia Under 23, prima il suo mancato inserimento tra i convocati, poi il «recupero» e infine il suo mancato impiego (ufficialmente per un problema alla caviglia) ha insospettito tanti. I giocatori trovano che Garcia in questi giorni sia più nervoso del solito proprio per questo, visto che la scadenza di fine luglio per toglierlo dal mercato, dinanzi a una grande offerta potrebbe sfiorire (oltre a Bayern e Chelsea, occhio al Manchester United). E l’allenatore francese non gradirebbe, visto che – se Totti e De Rossi sono i due leader riconosciuti – il marocchino per lui è il «capitano di tutti gli altri». Inutile dire che sul tema denaro i compagni sono quasi tutti solidali con le richieste di Benatia, a cui è stato proposto di inserire i bonus nel fisso (passando perciò da 1,2 a 1,8 milioni) e inserendo premi non stratosferici, che lo porterebbero a guadagnare quasi 2,2 milioni. Cifre considerate non adeguate dal difensore, che ha offerte vicine ai 4. Vlaar e Rolando Per questo, oltre a Basa (Lilla) e all’ex Toloi (tornato al San Paolo), sono pronte offerte per l’olandese Vlaar (Aston Villa) e Rolando (Porto) su cui c’è da battere la concorrenza dell’Inter. Insomma, alla luce di tutto questo, il messaggio al campionato è chiaro: la Roma non si ferma.

sabato 19 luglio 2014

Schalke, a qualcuno piace Ljajic





IL ROMANISTA – Iturbe ma non solo. L’operazione più costosa della Roma americana non chiude il mercato giallorosso in entrata, anzi. L’impressione è che il colpaccio debba ancora arrivare e che il reparto in cui verrà piazzato possa essere ancora l’attacco. Yarmolenko, Shaqiri, Eto’o i nomi che si fanno con più insistenza, ciascuno legato a uno scenario differente. Sullo sfondo c’è Adem Ljajic, che la Roma non vorrebbe cedere e non ha mai offerto come pedina di scambio per arrivare ad altri giocatori, ma che, a fronte di un’offerta importante, potrebbe essere lasciato partire. Il Milan gli fa la corte già dallo scorso anno, quando addirittura Adem credeva che con i rossoneri l’affare fosse praticamente fatto. Galliani ci sta ripensando, ma dalle parti di Milanello di soldi ne girano pochissimi e per potersi sedere a un tavolo con Sabatini e farsi almeno ascoltare servono non meno di 15 milioni di euro. Cifra che al momento non ha offerto nessuno, nemmeno lo Schalke 04 che, scrivono in Germania, avrebbe pronta una proposta di 11 milioni per Ljajic. Se i tedeschi dovessero alzarla, allora non è escluso che a Trigoria possano pensarci, magari nell’ottica di reinvestire l’incasso per tentare il colpo Shaqiri. L’ex Basilea teme di trovare poco spazio con Guardiola, visto che in attacco oltre a Müller, Ribery e all’eroe nazionale Mario Götze è arrivato pure Lewandowski.
Dopo la bella figura fatta al Mondiale con la sua Svizzera, Shaqiri non vuole rischiare di finire ai margini, per questo è disponibile a valutare offerte, qualora ne arrivassero. Sabatini aveva già provato a portarlo alla Roma nell’estate 2010, quando era ancora al Basilea e si era messo in luce giocando proprio contro i giallorossi, ma alla fine non se n’era fatto niente. Quattro anni più tardi, la valutazione del giocatore è triplicata, visto che il Bayern, secondo i media tedeschi, chiederebbe non meno di venti milioni. Quanto al giocatore, l’idea Roma gli piace e trovare un accordo con lui non sembra difficile. L’altro nome caldo è quello di Andriy Yarmolenko, venticinquenne gioiello della Dinamo Kiev, di cui in Ucraina si parla come del nuovo Shevchenko. Anche qui la valutazione si aggira intorno ai venti milioni, ma potrebbe scendere visto che qualche giorno fa il presidente Surkis ha praticamente messo il giocatore sul mercato ammettendo che «se ci saranno offerte serie, saremo sempre pronti a sederci a un tavolo per discutere oggettivamente. Ma solo nel caso in cui sia lui a voler andare via». E lui, Yarmolenko, dopo tanti anni a fare la promessa nella Dinamo Kiev ora sembra pronto a lasciare il club in cui è cresciuto. La Roma resta alla finestra in attesa che si scoprano le carte sull’altro tavolo, quello in cui si gioca la partita Shaqiri. E poi c’è Samuel Eto’o. Da provocazione a suggestione nel giro di un paio di settimane, con il passare del tempo l’ipotesi di vedere il camerunense in maglia giallorossa assume contorni sempre meno fantasiosi.
«Me l’hanno detto i miei amici di Londra, magari venisse – le parole dell’ex compagno di Chelsea Ashley Cole – Credo che con lui la squadra migliorerebbe». Conclusa l’esperienza alla corte di Mourinho, Eto’o tornerebbe di corsa in Serie A e alla Roma troverebbe un estimatore di non poco conto come Francesco Totti. I media africani sostengono che l’affare sia praticamente fatto e che il giocatore possa essere in campo già nell’amichevole del 26 luglio, in realtà di fatto non c’è niente, anche perché il primo ostacolo in un’eventuale trattativa sarebbe rappresentato dal faraonico ingaggio che il camerunense percepisce. Un po’ raffreddata la pista Carrasco, giocatore che la Roma ha in mano (era atteso in città all’inizio di questa settimana), ma per il quale c’è ancora da mettere a punto l’accordo con il Monaco, che chiede una cifra intorno ai sette milioni. L’arrivo del gioiellino belga, comunque, non esclude quello di un altro attaccante, da Shaqiri in giù. Quanto alla difesa, Sabatini è al lavoro per portare a Garcia un difensore centrale. Il tecnico vorrebbe Basa, trentunenne del Lille, l’altro nome caldo è quello dell’olandese Vlaar, che si è messo in evidenza giocando una partita perfetta nella semifinale mondiale contro l’Argentina. Qualcosa potrebbe muoversi anche prima della partenza per gli Stati Uniti, fissata per lunedì.

venerdì 18 luglio 2014

Roma, non finisce qui





-IL TEMPO-AUSTINI- Il colpo migliore dell'estate italiana. Iturbe ha vissuto la prima, vera giornata da romanista tra l'entusiasmo della gente, la rinnovata fiducia di Garcia e la carica che il suo arrivo ha trasmesso a tutto il gruppo.
L'esterno metà argentino e metà paraguaiano ha completato in mattinata le visite mediche al Gemelli e intorno all'ora di pranzo ha fatto il suo debutto a Trigoria. Prima di allenarsi con i nuovi compagni l'attaccante, che ha già scelto la maglia numero 7, è salito negli uffici a conoscere il Ceo Zanzi mentre nello spogliatoio ha trovato Totti e Benatia tra i primi a dargli il benvenuto. Intanto l'operazione «Roma da scudetto» guidata da Sabatini è a metà dell'opera. Il nuovo «boss» del mercato stava già trattando a Milano, fra gli altri, lo svizzero Shaqiri. Un'operazione da circa 20 milioni di euro, oltre ai 2.5 da elargire al giocatore. L'attaccante vuole lasciare il Bayern e ha già detto «sì» alla Roma. Ma c'è una condizione necessaria per avviare l'affare con i tedeschi : deve partire Ljajic. Lo Schalke 04 vuole il serbo, la Roma ha chiesto 15 milioni per una possibile plusvalenza rispetto ai 12 pagati alla Fiorentina un anno fa. .Un altro attaccante quindi arriverà di certo. Sabatini ha tuttora in pugno Carrasco e deve solo decidere se chiudere subito l'affare o rinviarlo. 
Tra le operazioni minori sa segnalare l'imminente partenza di Viviani verso il Leeds da Cellino. Ora restano da piazzare Borriello, Josè Angel, Curci e Crescenzi. Oltre a Ljajic e Benatia, ma questa è un'altra storia.

giovedì 17 luglio 2014

Iturbe, l’argentino firma. Roma da scudetto





-Leggo,di F.Balzani
Il gran botto è arrivato all’alba. E si è sentito fino a Torino. Juan Manuel Iturbe, infatti, dopo una notte insonne passata nella hall di un albergo dei Parioli ha ricevuto dal suo agente la buona notizia: sei un giocatore della Roma. Alle 5,10 il tweet di gioia del giocatore: «Pronto per una nuova sfida».

Oggi arriverà l’annuncio con buona pace della Juve e di chi vedeva l’argentino già a Vinovo. Sabatini ha di nuovo stupito tutti e nella notte tra martedì e mercoledì ha definito gli ultimi dettagli di una trattativa in realtà già chiusa in gran segreto sabato scorso quando il ds aveva incontrato a Milano i dirigenti del Verona. L’argentino, conteso anche da Atletico e Benfica, ha firmato un quinquennale da 1,6 milioni a stagione più ricchi bonus (da 800mila euro) mentre al Verona andranno 24,5 milioni (comunicato ufficiale della Roma) a cui se ne aggiungono altri 3 destinati a un fondo argentino proprietario del 30% del cartellino. Per un totale di 27,5 milioni. Tanti forse per un 21enne, giusti se si considera che il giocatore piace a Trigoria da mesi e rispecchia alla perfezione l’identikit tracciato da Garcia.

La firma sul contratto è arrivata ieri mattina quando il dg Baldissoni ha incontrato Iturbe all’Hilton. Il resto della giornata Juan l’ha passata da turista: un gelato a Piazza Augusto Imperatore e un po’ di shopping in Via Condotti. «Sono davvero felice», si è limitato Iturbe accompagnato dalla famiglia (in totale 12 persone!).

Stamattina le visite mediche al Campus (ieri la prima parte al Gemelli) prima di entrare a Trigoria e conoscere Garcia. Il tecnico non ha nascosto ai dirigenti tutta la sua soddisfazione per un acquisto che – alla luce delle dimissioni di Conte – cambia le gerarchie del campionato e ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi. «Lo scudetto sarà nostro», è stato il leit motiv di tutta la giornata nelle radio e nei bar romani. L’esborso da 31 milioni si aggiunge ai 4 per Uçan, ai 5 che la Roma verserà in queste ore al Monaco per Carrasco e ai 5 utili per prendere un terzo centrale (Basa o Vlaar).

Un totale di 45 milioni che apre le porte a una cessione necessaria. In teoria per tornare al budget iniziale (30 milioni) basterebbe vendere un pezzo da quindici, quindi Ljajic. Ieri sera il procuratore del serbo ha incontrato Sabatini per studiare il da farsi (piace allo Schalke che si è spinto a 12). Ma le insidie su Benatia non sono finite e non è da escludere un ritorno di fiamma del Chelsea per il marocchino che nonostante le parole di rassicurazione («Resto qui», ha detto ai tifosi) ha più voglia di andare via che di rimanere a Trigoria. Strootman, infine, ieri è tornato in Olanda per un controllo al ginocchio.

mercoledì 16 luglio 2014

COLPO ROMA !





Non serve aggiungere altro...L'abbiamo sempre scritto, NOI, che l'offerta giallorossa era la migliore. Ora visite mediche e firma sul contratto...per una grande, grandissima  R O M A !

martedì 15 luglio 2014

È stallo per Iturbe. Asta in corso







-Corriere Della Sera di F.Bonsignore
Stallo Iturbe. Non si sblocca la trattativa che dovrebbe portare l’attaccante argentino alla Juventus. L’incontro, previsto per ieri, tra il club bianconero e il Verona non c’è stato. L’ad juventino Marotta era a Vinovo con il presidente Agnelli per salutare la squadra nel primo giorno della nuova stagione. Il vertice dovrebbe svolgersi oggi (anche via telefono), ma le posizioni sono ancora distanti: la Juve è ferma a 25 milioni più 2 di bonus mentre l’Hellas chiede 27 milioni più bonus, forte dell’interesse dell’Atletico Madrid pronto a investire 28 milioni. Il giocatore, dal canto suo, è già d’accordo con i bianconeri e oggi sarà in Italia: «Domani inizia una nuova sfida» ha scritto su Twitter.
Se la nuova sfida sarà con la maglia della Juve o un’altra non è chiaro, anche perché domani il Verona si radunerà per i test e le visite mediche. In definitiva, se i bianconeri vogliono chiudere l’affare in tempi brevi devono andare incontro al club veneto. In caso di fumata negativa, oltre all’Atletico Madrid potrebbe tornare in corsa anche la Roma, al momento defilata. In attesa di accogliere Evra e Morata, e proprio grazie a loro sempre più avanti rispetto alle concorrenti, la Juve del quarto anno di Conte deve ancora essere completata. A oggi servono appunto l’esterno d’attacco funzionale al 4-3-3 e un difensore che sostituisca Barzagli, indisponibile fino ad ottobre: Nastasic e Mustafi i candidati.Senza dimenticare che Marotta deve difendere i gioielli già in casa, Vidal e Pogba, nell’orbita delle grandi d’Europa, la cui cessione aprirebbe scenari tutti da scoprire. Pillole: l’Inter incontrerà il Cardiff per Medel tra domani e giovedì: l’offerta sarà di 7 milioni. Per Rolando i nerazzurri si spingono a 3,5 milioni. Su Cerci si inserisce il Monaco, in concorrenza con Milan e Roma.

lunedì 14 luglio 2014

CALCIOMERCATO ROMA : IL PIANO !






Dopo il contorno (ottimo ed abbondante), la Roma si appresta a definire la strategia per portare nella capitale il campione che i tifosi sognano. Saranno giorni importantissimi, e s'inizierà con l'arrivo, imminente, di Ferreira Carrasco dal Monaco. Poi si cercherà di cedere Benatia al migliore offerente: Chelsea, Barcellona o Bayern Monaco...bastano, solamente, 40 milioni di euro...
Come riporta la Gazzetta Dello Sport, la società giallorossa potrebbe aumentare il "tesoretto" con la cessione di Ljajic (altri 10 milioni di euro circa...), per poi andare all'assalto di Cuadrado e sostituendo Benatia con Basa o Vlaar.





sabato 12 luglio 2014

Yarmolenko tentato dalla Roma







-Il Messaggero di S.Carina -
Il conto alla rovescia è iniziato. Oggi gli agenti di Ferreira Carrasco avranno un incontro con il Monaco che a Trigoria si augurano possa essere quello risolutivo. Si attende il via libera da parte del club transalpino per l’under 21 belga che da tempo ha trovato l’intesa con il club giallorosso (accordo pluriennale a 1,7 milioni).
La Roma ha vinto la concorrenza dell’Atletico Madrid, del Borussia Dortmund e della Juventus che sino all’ultimo ha provato ad inserirsi anche se quelle del club torinese sono sembrate perlopiù manovre di disturbo. Qualunque fosse l’intento, il tentativo è comunque risultato vano: il procuratore del calciatore (Frenay) ha mantenuto (per ora) la parola data a Sabatini, in virtù dell’incontro tenutosi il 29 giugno dove sono state limate le differenze riguardanti le richieste del calciatore e l’offerta della Roma. E anche le ultime remore, a livello di dichiarazioni, sembrano oramai esser venute meno. Ieri il manager Iacovino, socio nella Starfactory di Frenay, ha confermato a Laroma24 come la trattativa per l’attaccante sia in discesa: «Con Sabatini e con il club posso solo dire che siamo a buon punto ma nelle trattative tutto può cambiare da un giorno a un altro». Difficilmente accadrà. Ferreira Carrasco è pronto a sbarcare nella capitale e attende il semaforo verde che potrebbe arrivare dopo l’incontro odierno.
SGUARDO AD EST
Con l’arrivo dell’attaccante del Monaco, si chiuderà la prima fase del mercato giallorosso. La seconda dipenderà dalla situazione legata a Benatia. L’agente del calciatore nei prossimi giorni è atteso a Trigoria anche se Sabatini non sembra aspettare il rendez-vous con particolare fibrillazione: se Sissoko porterà con sé l’offerta di 38-40 milioni si potrà iniziare a parlare, altrimenti sarà tempo perso. Per questo motivo la Roma porta avanti (per l’altro esterno offensivo che vuole acquistare) trattative parallele, contattando calciatori che corrispondono a due parametri che contemplano la permanenza o meno del difensore.

Del primo identikit fanno parte Douglas Costa (in rotta con lo Shakthar), Lens, Yarmolenko e Aubameyang (nonostante il papà del calciatore abbia dichiarato che l’ex milanista rimarrà a Dortmund). A dir la verità, l’ucraino si avvicina più al secondo criterio di valutazione (del quale fa parte anche Cuadrado, vicino però al Barcellona) visto che la Dinamo Kiev valuta il cartellino 25 milioni.A Trigoria non confermano le offerte di 15 e 18 milioni ventilate negli ultimi giorni ma di certo il calciatore piace e continua ad essere monitorato con attenzione. Non solo acquisti: la Roma si muove anche sul versante cessioni. Ufficializzate quelle in prestito del portiere Proietti Gaffi al Feralpisalò e di Verre al Perugia. Il trasferimento di Gilardino al Guangzhou difficilmente riaprirà invece la pista Borriello-Genoa. Il presidente Preziosi – che ha già preso Matri – lo avrebbe fatto tornare volentieri ma sull’operazione Gasperini ha posto il veto.

venerdì 11 luglio 2014

Roma-Benatia, resa dei conti. Emanuelson: saremo grandi







-Corriere Della Sera-di G.Piacentini 
Tra Mehdi Benatia e la Roma siamo alla resa dei conti. L’appuntamento è fissato per lunedì, la sede ancora da stabilire – a Trigoria o in qualche posto al riparo da occhi e da orecchie indiscrete -, i partecipanti saranno tutti i protagonisti del «pasticciaccio» che ha portato alla rottura tra il calciatore marocchino e la Roma. 

Intorno allo stesso tavolo ci saranno la dirigenza giallorossa, rappresentata da Walter Sabatini e Mauro Baldissoni, Benatia e Moussa Sissoko, il suo agente definito da Sabatini «menestrello in cerca di una corte». Possibile, ma non certa, la presenza di Rudi Garcia a cercare di far da paciere. Le possibilità che gli animi si scaldino, infatti, sono alte: è la prima volta che le parti si incontreranno ufficialmente dopo l’intervista rilasciata da Benatia dal ritiro della nazionale marocchina. 


Era il 23 maggio, e da quel giorno i messaggi sono stati recapitati solo a mezzo stampa. Lunedì avranno l’occasione per farlo di persona: Benatia potrà ribadire la sua volontà di andare via, la Roma la sua richiesta di un’offerta «ricevibile», in pratica sopra ai 40 milioni. Il Manchester City, che finora si è fermato a 30 e ha già un accordo col calciatore per cinque anni a quattro milioni netti a stagione, viste le resistenze della Roma sta guardandosi intorno per trovare un «piano B»: per questo la paura di Benatia di dover rimanere è superiore a quella di un mancato incasso da parte della società. Martedì c’è il raduno e a meno di clamorose sorprese (una cessione in tempi così brevi sembra improbabile) Benatia ritroverà tutti i suoi compagni: la partenza per la tournée americana potrebbe essere un altro indizio della sua permanenza nella Capitale, ma una vera e propria dead line come successe lo scorso anno con De Rossi non è stata ancora stabilita: sarà proprio questo il punto principale dell’incontro. 


Ieri sera, intanto, è arrivato a Roma l’olandese Urby Emanuelson. «Sono contento di essere qui – ha detto a Fiumicino – ho parlato con Strootman e mi aspetto una grande stagione». Oggi le visite mediche e la firma. Dagli Stati Uniti il presidente Pallotta ha voluto dire la sua sul rinnovamento dei vertici e sulla crisi del calcio italiano dicendosi favorevole al «rinnovamento di governance, regole e uomini che fino ad oggi hanno gestito il calcio italiano portandolo ad una perdita di credibilità», e auspicando «che la soluzione delle problematiche debba essere affidata a personaggi autorevoli e indiscutibilmente distanti dalle logiche che fin qui non hanno prodotto soluzioni». 


L’assessore all’Urbanistica Caudo, infine, è tornato a parlare del nuovo stadio: «Rispetteremo i tempi – le sue parole – il 27 agosto finiremo lo studio di valutazione. L’impianto potrebbe essere pronto tra 24 mesi».

giovedì 10 luglio 2014

ALTRI DUE !





La stagione della ROMA partirà, ufficialmente, il 15 luglio.  Eppure, già ieri, sono state definite diverse situazioni. Rudi GARCIA ha potuto conoscere il nuovo preparatore atletico RONGONI, che affiancherà il confermato FEBBRARI, e ha incrociato anche DESTRO, DE SANCTIS e BENATIA. I tre, come riporta Il Messaggero (S. Carina), sono già arrivati a Trigoria per allenarsi e domani arriverà anche Urby EMANUELSON. Per l'ex MILAN è pronto un contratto biennale con opzione per il terzo anno, con un ingaggio da 1,4 milioni. La situazione BENATIA è ancora in stand-by, mentre per FERREIRA CARRASCO la trattativa è praticamente chiusa.

mercoledì 9 luglio 2014

DI MARZIO CONFERMA IL CONTATTO !





"Xherdan Shaqiri è stato fra i protagonisti del Mondiale brasiliano. Centrocampista offensivo classe ’91, ha trascinato la sua Svizzera fino alla gara contro l’Argentina. Tecnica e rapidità, il giocatore del Bayern Monaco ha attirato su di sé gli occhi di mezza Europa. Fra questi, quelli sempre vigili della Roma e di Sabatini: la strategia del club giallorosso è quella di trovare l’accordo col giocatore (tramite contatti con intermediari e con l’agente di Shaqiri, il fratello) per essere più forti con il Bayern, chiedendo il prezzo del cartellino. I bavaresi hanno sempre chiesto venti milioni per un giocatore che a Sabatini piace da moltissimo tempo. Dal Mondiale alla capitale, la Roma prende contatti con Shaqiri e pianifica la sua strategia".(gianlucadimarzio.com)

BENATIA, SIAMO AI SALUTI






LEGGO (F. BALZANI) – Benatia è tornato a Roma, ma di tutto ha voglia tranne che di restare. Eto’o, invece, di voglia di sbarcare a Trigoria ne avrebbe tanta ma il club lo tiene in sospeso mentre si avvicina Yarmolenko per il quale Sabatini si sarebbe spinto fino a offrire 18 milioni.
Altra giornata di mercato convulsa quella di ieri in casa Roma. Cominciamo dal marocchino che anziché saltare il raduno si è presentato con una settimana di anticipo per parlare con Garcia (con cui ha pranzato) e affrettare le cose visto che sia la Premier sia la Bundesliga iniziano tra poco più di un mese. Benatia ha evitato contatti con la dirigenza e si è allenato da solo. Il difensore rivendica le sue ragioni e non cerca la pace con la dirigenza che nel frattempo ha rimandato al City l’offerta di 20 milioni più Nastasic e attende che quella del Bayern diventi concreta: 33 milioni cash o 10 più lo svizzero Shaqiri, cercato già due anni fa.
A parlare lunedì col ds - che ieri non era in sede mentre a Roma girovagava il manager di Iturbe - è stato invece Garcia che ha promosso l’idea Yarmolenko. L’attaccante, 25 anni, risponde all’identikit da “nove e mezzo” tracciato dal tecnico e vuole lasciare l’Ucraina. La Dinamo Kiev chiede 25 milioni, la Roma ne offre 18 anche se il sito ucraino Football News parla di «22 milioni al club e 2,5 al giocatore».
In Inghilterra, invece, i bookies sono sicuri dell’approdo di Eto’o in giallorosso tanto che ieri la quota è crollata a 1,33, ma la Roma non è disposta a dare un biennale a 4,5 milioni (quanto invece offre il Galatasaray).
È atteso nelle prossime ore Emanuelson ma il suo arrivo, viste le condizioni di Balzaretti e la cessione di Dodò all’Inter (prestito biennale a 1,2 milioni con obbligo di riscatto dopo la 1ª presenza a 7,8), non chiude a un altro terzino: piacciono Santon e Romulo. Dodò che ieri ha twittato il suo addio: «Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa grande squadra. Un grandissimo in bocca al lupo, un abbraccio a tutti e forza Roma»

martedì 8 luglio 2014

DI MARZIO : " ROMA CONTATTO IMPORTANTE! "





"Dal Mondiale al mercato, Xherdan Shaqiri in primo piano. Il talento svizzero è in orbita Liverpool, nelle ultime settimane ammiccamenti frequenti. Ma non è l’unico club su di lui. Negli ultimissimi minuti, l’inserimento della Roma. Contatti in corso tra le parti, il club giallorosso è alla ricerca di un attaccante esterno e Xherdan Shaqiri sembra essere una pista caldissima. Tutta nuova. Il Bayern Monaco parte da una valutazione di 20 milioni di euro, la Roma ci prova. Shaqiri nel mirino".(gianclucadimarzio.com)

CESSIONE DODO' :COMUNICATO UFFICIALE




“L’AS Roma SpA rende noto di aver sottoscritto con l’FC Internazionale Milano SpA il contratto per la cessione a titolo temporaneo e biennale dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore J.R. Pires Ribeiro (Dodò), a fronte di un corrispettivo di € 1,2 milioni. L’accordo, valido per le stagioni sportive 2014/2015 e 2015/2016, prevede l’obbligo di acquisizione a titolo definitivo, condizionato alla 1^ presenza del calciatore in gare ufficiali della prima squadra, per un valore di € 7,8 milioni”

DODO' : "GRAZIE ROMA !"






"Grazie alla Roma per questi anni insieme! Grazie a tutti i tifosi per l'affetto di sempre. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa grande squadra, grazie ai miei compagni che mi hanno aiutato ogni giorno e a tutto lo staff per il lavoro fatto con me. Grazie al mister Garcia, per questo anno meraviglioso di tante vittorie e record. La Roma rimarrà per sempre nel mio cuore!!! Un grandissimo in bocca al lupo Roma, un abbraccio a tutti e #forzaroma".

PEDULLA BORDATA: SI RIFERISCE A DI MARZIO ?





“I maghetti like, quelli che sono bravi sul mercato dei “mi piace”, in servizio permanente a Copacabana si affrettano a smentire le notizie altrui (e parlano di correttezza) segnalando una presunta freddezza da parte della Roma su Eto’o. Mica ci volevano gli scienziati per capire che la Roma sta parlando per trovare una soluzione: l’importante era raccontare intrecci e colloqui. (….) Noi ricordiamo di Higuain che si era promesso alla Juve e che poi è andato al Napoli. E dello stesso Sanchez che aveva detto sì alla Juve, peccato che occorresse parlare anche con il Barcellona. A gennaio D’Ambrosio era “un calciatore del Milan”, nella primavera del 2013 “Mazzarri sarebbe andato alla Roma” e “Stramaccioni sarebbe rimasto all’Inter..”. Ci fermiamo qui”.(alfredopedulla.com)

SAVELLI : " BENATIA VERRA' CEDUTO A QUESTA CIFRA..."





(ReteSport) Per quello che so io Benatia andrà al Bayern Monaco per una cifra intorno ai 40 milioni, che sarebbe quello che ha richiesto il club giallorosso. Al momento l’offerta dei tedeschi è ferma a 33 milioni. Dodò? Mi spiace, aveva delle buone prospettive ma è stata una scelta tecnica (IACOPO SAVELLI)

Roma, Benatia separato in casa: torna e si allena da solo








-Gazzetta dello sport-di Chiara Zucchelli 
Uno torna a Trigoria e si allena da solo. L’altro si prepara a sbarcare per le visite mediche e la firma del contratto. Giornate intense, in casa Roma: salutati, fino al 15, i due nuovi arrivi Cole e Uçan, stamattina si è rivisto a Trigoria Mehdi Benatia. Il marocchino si è allenato da solo, come già aveva fatto in Marocco, ma non ha incontrato il d.s. Sabatini, che non era in sede. Presente, invece, Rudi Garcia, che sta organizzando raduno e tournée americana. Tra mercoledì e giovedì é atteso a Roma anche Urby Emanuelson, con cui la Roma ha trovato l’accordo la scorsa settimana. Restano da limare solo alcuni dettagli sul contratto, ma il giocatore sarà a disposizione di Garcia dal primo giorno di ritiro.

22 MILIONI !




 Questa l'offerta giallorossa per Yarmolenko. Secondo FootballNews Network, al giocatore andrebbero 2,5 milioni a stagione. Una cosa è certa : l'interesse della Roma per il giocatore è più vivo che mai!!



AGENTE ROMULO : "SETTIMANA IMPORTANTE ! "






 Queste le parole dell’agente Alex Firmino rilasciate a tuttomercatoweb.com:Sarà una settimana importante. Adesso abbiamo trovato l’accordo con l’Hellas per la conferma. E’ presto per dire qualcosa. Sono tutte possibilità valide, ma non c’è una più giusta dell’altra adesso perché ci sono tante cose da risolvere prima. Serve attendere. Se deve restare, non ci sono problemi. Se troverà una squadra che faccia una proposta ritenuta giusta dal Verona e da noi, allora potremo trovare una soluzione…”.

PRANDELLI : "RICEVO LETTERE DI MINACCIA ! "





“Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacce dai tifosi. Potevo chiedere la buonuscita come fanno tutti gli italiani e invece mi sono dimesso con la volontà di non accettare proposte dall’Italia”. La causa del Mondiale deludente però non è facile da trovare, nonostante i soliti nomi tirati in ballo: “Qualcuno dei miei giocatori è stato tradito dalla paura, ma non è vero che il gruppo era diviso. La presenza delle famiglie nel ritiro è stato un aspetto positivo della nostra spedizione, ma tra le gente che mi accusa c’è qualcuno sporco dentro. Mi ha fatto molto male sentirmi paragonato a Schettino, ma questo è il cinismo del nostro calcio”. Infine su Balotelli: “Mario ha solo grandi colpi per il momento, ma deve ancora diventare un campione. Chi mi ha deluso di più dal punto di vista umano però è stato Rossi“. Queste le parole dell'ex tecnico azzurro a margine della sua presentazione al Galatasaray.

Djordjevic: “L’idea del derby mi eccita”





Djordjevic“Mi eccita tanto pensare di giocare la gara contro la Roma. Ho avuto impressioni fantastiche, ora ho quattro anni importanti qui a Roma e mi aspetto una stagione importante, migliore dell’ultima. Voglio mostrare a tutti le mie qualità, sono felice di essere qui. Farò di tutto anche per imparare presto l’italiano, come ho fatto col francese”.(forzaroma.info)

LOTITO : " NON SIAMO CON LE MANI IN MANO" !





"Non siamo con le mani in mano, al di là di chi ha detto che fossimo immobili. Djordjevic lo abbiamo voluto ardentemente, lo ringrazio perché ha sposato la nostra linea. Il suo manager ha dimostrato serietà e correttezza nei rapporti, oggi Djordjevic è qui perché ha fatto una scelta convinta e voluta, ponderata, ma ha scelto la Lazio perché riteneva di poter esprimere le sue potenzialità qui. Vedrete le sue qualità sul campo, ma è fondamentale per la nostra società. Mi auguro si possa ambientare qui a Roma, in una piazza che è motivo d'orgoglio per tutti. Pioli saprà sfruttarne le qualità, da qui a giorni vedrete le nuove soluzioni tecniche coi nuovi acquisti. Djordjevic è un tassello fondamentale per i nostri obietti". Queste le parole del presidente Claudio Lotito.

RETE SPORT : ECCO DOVE ANDRA' BENATIA...






Secondo l'emittente radiofonica, Mehdi Benatia sarà un giocatore del Bayern Monaco. I bavaresi avrebbero formulato (qualche settimana fa) un'offerta di 33 milioni di euro, rifiutata dalla Roma. Il club tedesco sarebbe intenzionato a rilanciare per aggiudicarsi, al più presto, il centrale marocchino. (calciomercato.com, ReteSport)


DS RIVER : " PER BALANTA SERVE UN'OFFERTA CONCRETA ! "





(CALCIOMERCATO.COM ) Il ds del River Plate, Leonel Gancedo, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Balanta, obiettivo di mercato giallorosso: “Balanta è un giocatore importantissimo per noi. Un’offerta vera e propria dell’Inter qui, a noi, non è arrivata. Chi lo vuole, deve fare un’offerta ufficiale. Non bastano i rumors e gli interessamenti“.

TIMPANO:" ROMA IN POLE PER ITURBE..."







GUGLIELMO TIMPANO : “La trattativa con Eto’o esiste ma sono solo il giocatore e il procuratore che spingono per farlo approdare alla Roma. L’interesse dell’africano è giocare la prossima Champions League. La Roma non è del tutto convinta viste anche le cifre richieste dall’ex Chelsea. Non è vero che Iturbe andrà alla Juventus, non c’è nessun accordo. Iturbe è un obiettivo della Roma: i giallorossi, da quello che mi risulta, sono in pole per il calciatore del Verona”.(Radio Manà Manà)