venerdì 13 settembre 2013

AS ROMA: LA PRIMA PIETRA...

IL TEMPO - «Stiamo lavorando da 18 mesi per costruire uno stadio a Roma. In questo momento stiamo giocando allo stadio Olimpico, che è stato costruito negli anni '60 ed è stato fatto un gran lavoro, guardando le infrastrutture di cui è dotato ora. Tuttavia circa 80.000 persone non riescono a vedere bene la partita, per via della pista di atletica. Non è quindi una grande esperienza per i tifosi, né ci sono grandi opportunità per le aree hospitality. In Italia è molto difficile comprare un biglietto. Noi abbiamo provato a cambiare qualcosa ma il quadro normativo è molto complicato. Faremo degli annunci importanti nei prossimi due mesi». Lo ha detto il presidente della Roma James Pallotta nel corso di un intervento all'evento Bloomberg Sports Business Summit 2013 tenutosi a New York. Pallotta annuncia: «Nike avrà un suo superstore all'interno dello stadio. Costruiremo la hall of fame. Quanto costerà? Non voglio dirlo… ma tanto. Sarà comunque utilizzato in diversi modi. Agiremo anche sul piano della sicurezza, nel senso che saremo in grado di sapere chi va allo stadio prima che entri e ci doteremo di sistemi di telecamere e scanning. Saremo in grado di isolare quei piccoli gruppi di persone violente. Da un punto di vista sportivo, sarà uno stadio di 60.000 posti a disposizione per le gare di campionato ma anche per le squadre della Mls che vorranno venire a visitarci. Noi abbiamo fatto qualcosa di diverso rispetto alle squadre europee che in questi anni sono venute in America per delle tournée. Molte di loro sono venute qui, hanno giocato due o tre partite e poi sono tornate l'anno successivo. Noi abbiamo innanzitutto stretto una partnership con Disney Espn e ciò significa che la Roma verrà qui negli Usa ogni anno per giocare e allenarsi. Abbiamo stretto un accordo con Nike. Si tratta di un accordo che solo poche squadre nel mondo possono vantare. Possiamo contare su 2 brand americani globali e ciò è importante. Siamo stati onorati di giocare l'Mls All Star Game. Qualche mese fa - ha detto il patron americano del club giallorosso - siamo stati contattati per questo e non abbiamo aspettato più di un secondo per accettare. Siamo stati benissimo a Kansas City, dove ho trovato il migliore impianto che abbia mai visto nella Mls. Non ho mai visto uno stadio così neanche in giro per il mondo. Poi abbiamo incontrato il Toronto e il Chelsea». Pallotta ha poi ribadito l'importanza per la Roma di «essere presenti in Usa. Vorremmo avere un legame sempre più forte con le squadre della Mls, come accade in Europa. Non mi riferisco al calciomercato ma ad esempio al trasferimento temporaneo dei giocatori, una pratica che possiamo mettere in piedi con i top players. A Roma abbiamo un settore giovanile che è ai vertici delle migliori 'Academy'. I calciatori in giro per la Serie A vengono più dalla nostra Primavera che dalle altre. Abbiamo un vantaggio, che è quello di poter allenare ragazzi dai 13 ai 18 anni tutti i giorni e di potersi esercitare guardando e giocando con calciatori come Totti, De Rossi e Bradley. Lo scorso anno avevamo la squadra più giovane del campionato. Tuttavia, contro le squadre piccole abbiamo raccolto pochi punti, mentre contro le grandi abbiamo fatto spesso punteggio pieno». E a proposito di mercato, Pallotta ha aggiunto: «Abbiamo fatto operazioni importanti: per esempio abbiamo acquistato Marquinhos per 3 milioni di euro e lo abbiamo rivenduto a 30 milioni di euro al Psg, liberando così risorse per comprare tre o quattro giocatori, tra cui Strootman. Un altro affare è stato quello di Lamela, rivenduto a 21 anni a 35 milioni di euro. È un fenomeno interessante questo: c'è una differenza importante fra quello che succede nella Mls e quello che succede in Europa. Il Manchester City ha spesso negli scorsi anni quasi 600 milioni di euro, che è probabilmente, più di quanto si è spesso in totale nella Mls. Penso che se non facciamo qualcosa sotto il profilo del fair play, ci sarà anche meno divertimento».

Nessun commento:

Posta un commento