LEGGO (F. MACCHERONI) - Ha ragione ancora una volta Lotito, non si
gode delle disgrazie altrui. Nemmeno se la disgrazia scivola sulle
spalle della Roma. Perché poi c’è da pensare a Palazzi, all’inchiesta
sul calcioscommesse che, tan to per non cambiare, tira in ballo anche la
sua Lazio. Così, nei giorni dei raduni, c’è poco da ridere, a destra e a
sinistra.
La Lazio non riesce a godersi il magico momento di supremazia
cittadina (in campio- nato sempre settima è finita), la Roma non riesce
nemmeno a parlare di qualcosa che non faccia rima con sciagura.
Ieri a Trigoria qualche giocatore è dovuto entrare con macchina dai
vetri oscurati. Sabatini non parla. Pallotta è impalpabile. Girano sul
web storie di un Sabatini disperato.
La sola speranza sarebbe legata alla cessione di qualche
giocatore. Una eventuale contestazione avrebbe agevolato la cessione di
Osvaldo a un club inglese, ma l’argentino non è venuto (mica
scemo...). Altra vana speranza. Sabatini ha soltanto speranze. Ha perso
ogni allenatore e finora ogni giocatore che ha cercato. Non ci sono
soldi? Questo è il sospetto. Ma il vero pro- blema è che non ci sia
società, l’unica cosa che non manca alla Lazio.
CORSERA (B. TUCCI) - Vacanze addio. Si
torna a giocare, meglio ad allenarsi. La Lazio arriva oggi ad Auronzo di
Cadore, la Roma raggiungerà Riscone di Brunico venerdì prossimo.
L’atmosfera nei due ambienti è completamente diversa: mentre in casa
biancazzurra c’è entusiasmo e grande curiosità per i nuovi; in quella giallorossa, regna la tensione per un mercato inesistente.
(...)A Trigoria e dintorni, è di scena il mugugno.
La gente romanista ierimattina ha contestato e si interroga: quale sarà
la squadra del prossimo anno? Partirà Osvaldo? E De Rossi lo seguirà? Le
sirene inglesi affascineranno Pjanic? Ed al loro posto chi vedremo?
Mistero. Sabatini non parla, il presidente è lontano anni luce, Garcia
detta il suo credo; però con quale formazione inizierà il campionato? E a
Riscone, quanti della rosa che partirà rimarranno in giallorosso e
quanti se ne andranno? Come è chiaro, non ci sono certezze nella Roma e
tutto è avvolto ancora nella nebbia. Dunque? La speranza è che presto,
le bocche cucite si apriranno ed ai tifosi verranno date notizie
confortanti: quelle per le quali si potrà disegnare una squadra che
possa competere in campionato e riesca a raggiungere finalmente quel
traguardo europeo che manca purtroppo da tanto tempo.
LA STAMPA (G. BUCCHERI) - L'ultimo filone d'indagine della giustizia
sportiva sul calcio-scommesse ancora aperto è arrivato al traguardo dei
deferimenti. Domani la procura della Figc renderà noti i rinvii a
giudizio (sportivo) per le partite del maggio del 2011 Lazio-Genoa e
Lecce-Lazio, anche se su quest'ultima la fase d'inchiesta della
procura della Repubblica di Cremona non è terminata e non è esclusa una
franata improvvisa del procuratore Stefano Palazzi.
Sul banco degli imputati rischia di ritrovarsi, fra gli
altri, il capitano della Lazio Stefano Mauri, con l'accusa di doppio
illecito sportivo: Mauri, la notte fra il 27 e 28 maggio
dell'anno scorso fu condotto in carcere a Cremona dove rimase per una
settimana e ora dovrà essere l'accusa federale a provarne il diretto
coinvolgimento nell'alterazione delle due sfide incriminate. Il
deferimento per responsabilità oggettiva dovrebbe raggiungere anche tre
società: la Lazio, il Genoa ed il Lecce. La posizione del club
biancoceleste potrebbe essere la più delicata perché, in sede di
richieste di pena, Palazzi potrebbe spingersi a chiedere fino a cinque
punti di penalizzazione per i laziali da scontare nel prossimo
campionato (due per gara più l'aggravante per l'eventuale ruolo svolto
da un giocatore simbolo come Mauri).
IL TEMPO (E. MENGHI) - Una chiacchierata privata tra Sabatini e Fenucci, con il mercato in primo piano nei discorsi (dai
capricci di Osvaldo alla possibile cessione di Marquinhos fino alle
difficoltà per piazzare De Rossi, è stata intercettata e ha fatto il
giro del web in pochi minuti ed è stata rilanciata dalle radio private.
La Roma non ha smentito le dichiarazioni apparse in rete, ma ha minacciato azioni legali con un comunicato ufficiale: «AS
Roma apprende che risultano essere state illegalmente intercettate
delle conversazioni private tra suoi dirigenti. L’episodio è stato
prontamente segnalato alle autorità competenti. Qualsiasi uso di
intercettazioni illegali costituisce reato. La Società - si legge nella nota emessa dal club in serata -pertanto
diffida chiunque dall’uso di dette intercettazioni e informa sin da ora
che darà corso a tutte le possibili azioni contro i contravventori».
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