«Se
un club è davvero interessato a un nostro giocatore deve parlarne con
la società, non con gli agenti. Douglas Costa? Ho il sospetto che il
ragazzo (che non si è ancora presentato in ritiro, ndc) sia
stato influenzato dal suo procuratore. Non deve rovinare il suo
avvenire. Lo aspetto al campo di allenamento. Anche se sono molto
preoccupato per lui». Alle parole di ieri del tecnico Lucescu, dal ritiro austriaco dello Shakthar, chissà a quante persone a Trigoria saranno fischiate le orecchie. Sabatini (di ritorno da Milano) fa finta di nulla ma il riferimento alla Roma(«Le
sono stati accostati 8 nostri calciatori, se vogliono ci chiamassero e
facessero un’offerta ufficiale, anziché muoversi con i procuratori») non
sembra un caso. E’ noto infatti che il socio italiano dell’agente del
brasiliano (Bertolucci) è da sempre un interloutore privilegiato del
d.s. giallorosso. L’assenza di Douglas Costa al ritiro
fa rumore e lascia presumere che il calciatore abbia deciso di rompere
con il club ucraino che al momento, però, sembra pronto a dar battaglia.
Anche perché, nonostante le smentite, la Roma ha un accordo con il
ragazzo ma prima o poi dovrà uscire allo scoperto con lo Shakthar.
L’arrivo (eventualmente) di Douglas Costa
non influisce sulle strategie di questi giorni di Sabatini che rimane
in pressing costante su Ferreira Carrasco. Per ora il ds sta lavorando
come se avesse a disposizione esclusivamente i 30 milioni messi a
disposizione dalla proprietà. E a breve, se non ci saranno colpi di
scena, è prossimo a chiudere due trattative. La prima riguarda appunto
quella per l’under 21 belga: dopo aver trovato l’intesa il suo agente
(accordo pluriennale da 1,7 milioni più bonus) la Roma è pronta a
stringere con il Monaco. La distanza caso è di 1,5 milioni. Simile il
discorso per Basa. A Trigoria hanno proposto al montenegrino un
contratto triennale da 1,5 milioni a stagione che il Lille non può e
vuole pareggiare (anche perché deve rientrare al più presto di 12
milioni). La distanza nella valutazione del cartellino del difensore con
il club transalpino è di un milione: due sono quelli offerti da
Trigoria e tre quelli richiesti dai francesi.
Intanto quella tra Benatia e
la Roma è diventata una corsa contro il tempo. Entrambe le parti
vorrebbero risolvere la questione cessione prima dell’inizio del
ritiro. Il calciatore perché considera chiusa la sua esperienza nella
capitale (a meno che il club non gli corrisponda lo stipendio che
ritiene congruo), la società perché vuol capire se potrà o meno avere a
disposizione i soldi della cessione del difensore. Il problema è che
questo braccio di ferro non interessa terze parti. E così il Manchester
City – che ha da tempo trovato l’intesa con l’ex Udinese – dopo aver
visto l’ennesimo tentativo (35 milioni o l’inserimento come alternativa
del cartellino di Nastasic) rimandato al mittente, si sta muovendo per
acquistare dal Porto il francese Mangala. Una mossa che potrebbe anche
essere strategica ma che non ha fatto di certo piacere a Benatia. E la
Roma? Non si scompone, aspettandol’offertairrinunciabile.
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