CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Partita insignificante, di trasferimento?
Non scherziamo. La Roma, questa Roma non può permettersi di snobbare il
match col Torino pensando di puntare forte e soltanto sulla partita di
mercoledì sera a San Siro contro l’Inter. Sarebbe un grave errore,
indice questo sì, di prospettive anguste, di visione approssimativa
della realtà calcistica. Anche l’Inter vuole la finale, ma anche l’Inter
oggi gioca. La Roma deve cercare la qualificazione in Europa League
facendo più punti possibile in campionato, puntando al quarto posto
sfruttando il prossimo mini-ciclo relativamente facile e (non o) tentare
di vincere la Coppa Italia.
(...)
Per vincere la Coppa Italia la Roma dovrà nell’ordine: non
perdere mercoledì a Milano con l’Inter e battere la Lazio nella finale
del 26 maggio, all’Olimpico per fortuna. Due ostacoli non
proprio semplici per i giallorossi, che possono benissimo centrare
l’obiettivo, ma non possono permettersi di snobbare l’altra via
d’accesso all’Europa, vale a dire il campionato. Perchè attenzione,
disputare la finale di Coppa Italia non dà automaticamente l’accesso in
Europa League, cosa che invece garantisce il quarto e quinto posto, che
sono lì ad un passo. Dopo la partita di oggi a Torino, la Roma avrà
Pescara e Siena in casa. Non sembrano ostacoli insormontabili. Centrare
l’obiettivo minimo dell’Europa League potrebbe essere addirittura più
facile passando dalle ultime sette partite di campionato che dalla
finale di Coppa Italia.(...)
Al contrario dell’Inter semifinalista e della Lazio finalista, la
squadra di Andreazzoli non ha avuto quest’anno impegni infrasettimanali.
I giocatori giallorossi hanno meno partite nelle gambe e dunque meno
tossine nei muscoli. Da due anni sono fuori dall’Europa e la decima
Coppa Italia (la Roma diventerebbe primatista di vittorie) è lì a due
partite, anche se difficili. (...)
IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - Rebus in attacco. A poche ore della
sfida contro il Torino (oggi alle 15) Andreazzoli è alle prese con un
dubbio: chi schierare titolare davanti? Un dubbio che scioglierà solo in
mattinata. L’unico sicuro del posto sembrerebbe essere Lamela.
L’argentino, però, non agirà come attaccante esterno ma come
trequartista alle spalle delle due punte nel 4-3-1-2 che il tecnico
toscano a scelto per affrontare gli uomini di Ventura. Totti, Destro e Osvaldo, quindi, si giocano due maglie.
La coppia favorita, ad oggi, sembrerebbe essere quella composta da Totti e Destro
ma non è affatto escluso che l’allenatore, lontano dall’Olimpico di
Roma, possa rilanciare Osvaldo, in rotta con i tifosi giallorossi. A
fargli posto, in questo caso, sarebbe l’attaccante di Ascoli Piceno che,
reduce dall’infortunio al menisco, «non ha i 90 minuti sulle gambe»,
come confermato da Andreazzoli in conferenza stampa. Minuti che,
sicuramente, ha il capitano anche se, dati i 37 anni, è difficile che
possa giocare tutta la partita contro il Torino e tutta quella di
mercoledì contro l’Inter.
E, quindi, non si può escludere che sia proprio Osvaldo a
giocare i 90 minuti contro i granata mentre Totti e Destro potrebbero
dare vita ad una staffetta che permetterebbe ad uno di riposare e
all’altro di accumolare minuti sulle gambe in vista della sfida contro i
nerazzurri. Partita dove mancherà l’attaccante italoargentino
perché squalificato. Quasi tutte assegnate, invece, le altre maglie. In
porta Stekelenburg è sicuro del posto. Linea difensiva a quattro
composta da Piris (favorito su Torosidis) a destra, Marquinhos e Castan al centro e Balzaretti a sinistra. Dodò dovrebbe,
infatti, sedersi nuovamente in panchina nonostante stia molto meglio
rispetto ai mesi scorsi. A centrocampo, data l’assenza di De Rossi (infortunato,
proverà a farcela per l’Inter), Bradley agirà davanti alla difesa. Al
suo fianco Pjanic e Perrotta. Ancora panchina per Tachtsidis.
Ieri, dopo l’allenamento della mattina, Andreazzoli ha diramato la
lista dei convocati per le prossime due trasferte. Convocata tutta la
rosa, compreso l’infortunato De Rossi. Unico assente il giovane
portiere, Svedkauskas, impegnato con la Primavera. Una convocazione di
massa dettata dal fatto che la squadra, partita in aereo per Torino ieri
pomeriggio intorno alle 17.15, rimarrà al nord fino a mercoledì, giorno
della partita contro l’Inter. Si allenerà a Novarello, centro sportivo
del Novara. Perché? «Questioni logistiche», ha spiegato Andreazzoli.
Nessun commento:
Posta un commento