venerdì 19 aprile 2013

IL GIULLARE CELLINO, LA COPPA...E TUTTO IL RESTO !

A tenere banco, in casa roma , sono le preoccupazioni circa la data utile per disputare il derby, e il ritorno dell'indomito Cellino.

Cagliari-Roma non e’ ancora finita. Il caso, che pareva chiuso dopo la sentenza dell’Alta Corte di Giustizia del 18 marzo scorso, si riapre. Dopo quello della Sardegna, un altro tribunale amministrativo, questa volta del Lazio, si pronuncera’ a breve sull’ennesimo ricorso della societa’ sarda. Il tribunale ha fissato l’udienza mercoledi’ della prossima settimana. Se il Tar laziale dovesse dare ragione al club di Massimo Cellino la partita, non disputatasi, potrebbe giocarsi prima della fine del campionato. Con possibili contraccolpi sulla classifica in chiave coppe europee. Tanto che non e’ escluso che le altre societa’ interessate a Champions e Europa League, potrebbero addirittura decidere di costituirsi in giudizio.
Il ricorso - spiega il prof. Enrico Lubrano, che difende il Cagliari davanti al Tar del Lazio - si fonda, tra l’altro, sul fatto che la decisione della giustizia sportiva sullo 0-3 a tavolino a favore dei giallorossi ”trova il suo presupposto fondamentale nel provvedimento di differimento della stessa partita adottato dal Prefetto di Cagliari, poi annullato retroattivamente con sentenza del Tar della Sardegna”. Il che comporta la perdita di efficacia giuridica automatica o l’illegittimita’ derivata del provvedimento assunto. ”L’obiettivo del ricorso – continua il legale, che assiste il club sardo assieme all’avv. Mattia Grassani – e’ di ottenere un ordine di giocare la gara in questione (mai effettivamente disputata) prima della conclusione del presente campionato di Serie A, quale misura costituente il risarcimento”, mediante reintegrazione in forma specifica (in conformita’ con quanto sancito dalla Corte Costituzionale (sentenza n.49/2011), ”degli interessi della societa’ ricorrente e dell’intero movimento calcistico (garanzia di regolarita’ del campionato), illegittimamente lesi dai provvedimenti della giustizia sportiva”.

Sulla tempistica dei giudizi della giustizia amministrativa, l’udienza del 24 aprile del Tar del Lazio e’ stata fissata ”al fine di consentire – conclude il legale del Cagliari che, ironia della sorte, dal 1997 al 2000 e’ stato uno dei legali della Roma – la trattazione dell’eventuale appello innanzi alla sezione sesta del Consiglio di Stato alla Camera di Consiglio del 7 o del 14 maggio, in modo che, in caso di accoglimento del ricorso, l’ordine di giocare la gara e in questione possa essere effettivamente eseguito prima della fine del campionato”.

Rimane il problema dello stadio. La partita, che avrebbe dovuto giocarsi lo scorso 23 settembre a Is Arenas, salto’, nonostante l’ok della prefettura per le porte chiuse, a causa dell’invito della societa’ sarda ai propri tifosi di andare lo stesso allo stadio. La contromossa della prefettura fu il rinvio della gara a data da destinarsi. I giallorossi, che erano gia’ a Cagliari, ritornarono a Roma, ma la societa’ chiese e poi ottenne la vittoria a tavolino. La decisione del giudice sportivo fu confermata in secondo grado. Poi ci fu un fatto nuovo: l’accoglimento da parte del Tar della Sardegna del ricorso presentato dal club di Cellino contro la decisione del prefetto Giovanni Balsamo di rinviare la gara. Sentenza che pero’ non fece cambiare idea ai giudici sportivi: 0-3 confermato anche in terzo grado. Di qui la decisione del Cagliari di rivolgersi al giudice amministrativo. Entro pochi giorni la risposta del Tar del Lazio, ma forse non bastera’. La speranza del Cagliari e’ che comunque si giochi entro la fine del campionato, anche a Trieste.

(ansa) 

REPUBBLICA.IT (F.Bianchi) - Il sindaco Gianni Alemanno ha parlato della possibilità di anticipare la finale di Coppa Italia tra Roma e la Lazio, in programma il prossimo 26 maggio. Ma quale sarebbe la data giusta? Questo è il quesito che si pone 'repubblica.it', considerando che la Domenica prima c'è ancora il campionato, con Roma-Napoli. Giocare di venerdì 24 è una follia, si paralizzerebbe una parte di Roma (e poi il timore vero è soprattutto in occasione dei festeggiamenti che sarebbero, per forza di cose, di notte). "Anticipare la partita è fattibile e sarebbe un atto di buon senso: tutto si può fare e sicuramente le nostre forze dell'ordine sarebbero in grado di fronteggiare qualunque situazione ma c'è anche un elemento di attenzione perché ci sono tante persone impegnate ai seggi: metterli nella posizione di dover scegliere tra la partita e le elezioni è una cosa che andrebbe evitata". Quindi, "dopo l'elezione del presidente della Repubblica valuterò se formalizzare questa richiesta con una lettera scritta sia con la Lega che con il Ministro e il Prefetto". Alemanno forse non sa che a Milano si è giocato il derby in occasione delle elezioni politiche: quelle di Roma sono "solo" amministrative, si vota solo qui, e basterebbe chiedere rinforzi a Firenze e/o a Napoli. Forse Alemanno teme che qualcuno non vada a votare per lui?


L'AVVERSARIA: IL PESCARA. SI GIOCA SOLO PER L'ONORE, MA LA VOGLIA DI BISSARE LA VITTORIA DEL 1992 È TANTA - Contro la Roma, Bucchi recupera Rizzo e Bjarnason ma dovrà fare a meno di D'Agostino e Sculli...
NUMERI E CURIOSITA': LA ROMA RICEVE LA DIFESA GROVIERA DEL PESCARA - Gli abruzzesi fuori casa hanno ottenuto, finora, soltanto 8 punti sui 48 a disposizione e subito 36 reti...
L'ALTRA PANCHINA: BUCCHI E IL PESCARA NON HANNO NIENTE DA PERDERE - Cinque sconfitte in cinque partite per il tecnico degli abruzzesi ultimi in classifica: la retrocessione attende solo la condanna della matematica...
OCCHIO AL FISCHIETTO: CON MASSA UN SOLO PRECEDENTE... DA DIMENTICARE - L'arbitro di Imperia ha diretto il match in cui la squadra di Zeman ha subito la terribile rimonta dell'Udinese, collezionando tre cartellini gialli e uno rosso..._FONTE_www.romanews.eu




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