venerdì 24 maggio 2013

ALLEGRI : CI SIAMO !

IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il primi tasselli del puzzle si sono incastrati tanti mesi fa. Le evoluzioni del mercato hanno fatto poi il loro tempo, sistemando pian piano ogni pezzo al loro posto. Un gioco fatto di panchine ed allenatori, che quest'anno è particolarmente frenetico. In Italia e non solo.
 
A.A.A tecnico cercasi, i manifesti affissi nelle tante sedi dei club tra cui la Roma, sofferente già a stagione in corso nel dover dire addio a Zeman affidando la nave nelle braccia del fido Andreazzoli. Ora a Trigoria il nuovo tassello si chiama Massimiliano Allegri, legato per un altro anno di contratto a un Milan, ma che dopo tre stagioni, ha espresso la volontà di cambiare. Il tecnico livornese è atteso oggi a un nuovo colloquio con Adriano Galliani per ottenere la rescissione consensuale e accordarsi sulla relativa buonuscita.
Dopo l'ennesima puntura del presidente Berlusconi, l'idea di dimettersi e lasciare un anno di stipendio sul tavolo non viene neanche contemplata. I tentativi di Galliani per ricucire lo strappo sono caduti nel vuoto, innescando anche una pericolosa diversità di opinione negli uffici dirigenziali rossoneri, soprattutto dopo che il nome di Seedorf ha iniziato a guadagnare punti. E per difendere e nascondere ogni tipo di frizione, non è bastato un comunicato diramato dallo stesso Galliani nella mattinata di ieri: «I miei rapporti personali e di lavoro con Silvio Berlusconi datano 33 anni: stima e affetto non sono mai stati incrinati dalla normale dialettica che deve caratterizzare ogni rapporto umano e professionale di valore». Fedeltà rispettata, ma possibilità ridotte al minimo di trattenere gli «scontenti» anche nel prossimo futuro. La crepa, anche se nascosta, rimane: la stessa avvertita anche dal «secondo» Tassotti, deluso di ricevere le comunicazioni quando i giochi sono ormai fatti. E se la possibilità di seguire Allegri a Roma appare più semplice in caso di arrivo di Seedorf (i rapporti tra i due non sono ottimi), la permanenza sarebbe più semplice con le alternative Van Basten o Donadoni.
 
A Trigoria intanto si aspetta soltanto la firma di Allegri su un triennale a circa 2,7 milioni netti (più bonus). L'allenatore toscano, dopo qualche tentennamento dovuto anche ad una telefonata ricevuta da Leonardo arrivata dritta da Parigi, sa che nella capitale troverebbe però anche la vicinanza della figlia Valentina (nata dall'unione con la prima moglie che è romana), in procinto di cominciare gli studi universitari proprio nella città eterna. Un'ulteriore spinta verso una scelta che i giallorossi sono felicissimi di accogliere. Il tira e molla con Mazzarri ha preso infatti una piega pericolosa dopo aver appreso che l'addio dal Napoli non avrebbe implicato di conseguenza il passaggio sulla panchina romanista.
 
Il valzer degli spostamenti lascia Roma e si sposta a Milano, dove nelle prossime ore Moratti annuncerà proprio l'ex allenatore azzurro come sostituto di Stramaccioni. Il patron nerazzurro, dopo le incessanti domande dei cronisti appostati quotidianamente sotto i suoi uffici, ha dribblato ieri la questione con un inconsueto pizzico di fastidio: «Scelta fatta? Vi dirò io quando è il momento, non vedrò Stramaccioni che è malato». Un malessere generale quello dell'Inter, che in piena rifondazione societaria ripartirà proprio da Mazzarri (si sussurra che l'accordo è già stato firmato) lasciando al tecnico esonerato le porte aperte verso la conduzione della Nazionale Under 21. Senza che nessuno rischi di rimanere scontento o a mani vuote.
 
Come il Napoli, vicinissimo all'intesa con Benitez. I viaggi londinesi di De Laurentiis e del ds Bigon hanno avuto esito positivo nello sviluppo della trattativa. Lo spagnolo si incontrerà a Londra con la dirigenza partenopea per limare gli ultimi dettagli affidati da tempo al suo procuratore Quillon. Il ritorno italiano di Benitez, aprirà quello inglese per Mourinho, ansioso di ripetere la splendida avventura al Chelsea. Mentre dalla Spagna annunciano che martedì sarà il giorno della presentazione di Ancelotti al Real Madrid (Carletto vuole affidare il ruolo di secondo a Crespo), Mancini saluta il City scrutando gli ultimi posti lasciati liberi. Il Psg vorrebbe un italiano, mentre Ranieri è sempre più sicuro di poter continuare a guidare il neo ricchissimo Monaco. A Palermo, invece, Zamparini è pronto ad affidare la missione promozione a Corini, che, conoscendolo, ci pensa e aspetta.

Nessun commento:

Posta un commento