(ilcatenaccio.es – F.Canale) “Solo illazioni”. Dietro una smentita di circostanza si è nascosto l‘allenatore del Milan Massimiliano Allegri per
smorzare le voci sempre più insistenti che lo danno il prossimo anno
sulla panchina della Roma. Alle parole del tecnico si sono aggiunti
anche tre comunicati ufficiali di Milan, Inter e Roma.
Non era mai successo in passato che tre società si mobilitassero
all’unisono per smentire un articolo di un giornale se pur autorevole
come il Corriere della Sera. Un fatto epocale che non può non
far pensare. Ma qui -ha ragione Allegri-siamo nel campo delle illazioni e
allora andiamo per gradi con i fatti.
1) I contatti tra la Roma e Allegri non nascono oggi.
Il primo avvicinamento tra la società capitolina e il tecnico livornese
è già nel 2012. La dirigenza romanista non è contenta di Zeman, mentre Allegri appare sotto il tiro incrociato della critica e di Berlusconi,
che gli ha smantellato una squadra per risanare le dissestate casse
rossonere. La clamorosa rimonta del Milan e gli alti e bassi della
squadra capitolina non fanno che ritardare la trattativa.
2) Il 2 febbraio 2013 la Roma, dopo la sconfitta interna contro il Cagliari, decide di esonerare il tecnico boemo. Al suo posto Aurelio Andreazzoli,
sul quale proprietà e dirigenza sin dall’inizio non sembrano riporre
grande fiducia. L’attuale allenatore giallorosso viene visto come una
soluzione d’emergenza in grado di tamponare l’emoraggia di punti. Ma i
buoni risultati e il favore dello spogliatoio convincono la società a
prolungargli l’incarico fino al termine della stagione, quando però
arriverà un nuovo allenatore. Lo stesso presidente Pallotta, a precisa domanda, si mostra freddo ed evasivo circa un’eventuale conferma di Andreazzoli.
3) Parallelamente la Roma muove la sua ragnatela ed infittisce i contatti con Allegri. Il deus ex machina dell’operazione è il direttore sportivo Walter Sabatini,
che è amico dell’allenatore livornese . Nella settimana successiva la
Roma getta le basi dell’accordo. Allegri, lusingato dall’offerta
giallorossa, ne parla col proprio staff tecnico che dovrebbe seguirlo
nell’avventura capitolina. La proposta prevede tre anni di contratto.
Tanto che Allegri, dopo la gara che il Milan gioca a Cagliari l’11
febbraio, prospetta ad un giocatore rossonero la possibilità che il
prossimo anno non alleni più a Milanello.
4) La storia fa il suo corso. Nelle settimane
successive il rapporto tra Allegri e il Milan si deteriora fino ad un
punto di non ritorno. Berlusconi definisce con un eufemismo Allegri “un
allenatore che non capisce nulla di calcio”. Sul campo la rimonta del
Barça vanifica il 2-0 di San Siro facendo infuriare il patron rossonero.
Il rendimento del Milan cala, la qualificazione alla prossima Champions
League è ben avviata ma non scontata e sulla stampa comincia a
trapelare l’ipotesi Seedorf. Intanto a Trigoria si fa
con insistenza il nome di Mazzarri. In realtà, la sensazione è che la
Roma e il tecnico del Napoli si siano usati reciprocamente: da un lato
per ottenere un rinnovo contrattuale vantaggioso con De Laurentis,
dall’altro per continuare a lavorare sottotraccia su Allegri.
5) A questo punto la palla passa al Milan. Per
ricomporre il puzzle manca un ultimo tassello: il via libero definitivo
del club di via Turati. Allegri ha ancora un anno di contratto e ieri ha
detto di volerlo onorare. Dichiarazioni che non vanno interpretate come
una chiusura nei confronti della Roma, ma come un messaggio al Milan. È
in atto una guerra di nervi, nessuno vuole prendersi la responsabilità
di un divorzio e il tema di un’eventuale buonuscita è tuttaltro che
secondario. I rapporti comunque tra le due società sono ottimi, la
cessione di Bojan ne è una conferma. Al di là delle smentite, il
matrimonio tra Allegri e la Roma si può fare. A meno che Berlusconi, con
la mediazione di Galliani, non sorprenda tutti con un coup de théâtre. Non sarebbe il primo…
Ecco le ultime informazioni dai campi di allenamento.ROMA: LOBONT OK, POSSIBILE TURNO RIPOSO A LAMELA.
Lobont tra i pali nonostante la frattura del setto nasale
rimediata contro la Fiorentina e un po’ di turn-over per arrivare poi al
meglio alla sfida col Milan: queste le scelte di Andreazzoli per
l’impegno di domani sera all’Olimpico col Chievo. Il tecnico giallorosso, che non avra’ a disposizione i soli Stekelenburg (infortunato) e Balzaretti (squalificato), dovrebbe rilanciare a centrocampo Pjanic e in attacco Destro. Possibile un turno di risposo per Lamela, diffidato.
CHIEVO: REBUS ATTACCO PER CORINI.
E’ un Chievo spuntato quello che affrontera’ domani sera la Roma
all’Olimpico. Questa mattina la squadra e’ partita alla volta di Roma.
Corini e’ alle prese con assenze importanti in attacco. Oltre a
Pellissier, si sono fermati anche Paloschi e l’argentino Hauche. La
punta dell’Under a seguito dell’infortunio alla spalla rimediato sabato
sera nella partita contro il Cagliari, e’ stato sottoposto in mattinata
ad una visita di controllo da parte del dottor Zorzi all’ospedale di
Negrar. L’esame ha scongiurato per il momento l’intervento chirurgico.
Per il giocatore, si parla di uno stop di circa 15-20 giorni. Hauche ha
invece problemi di natura muscolare. Contro la Roma assente anche Rigoni
per squalifica. (ANSA).
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