(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Almeno in linea d’aria, adesso è lontano da Trigoria non più di venticinque chilometri. Quasi
un paradosso perché Walter Mazzarri, passato in testa nella «hit
parade» dei desideri romanisti, in qualche modo adesso sembra essersi
ciclisticamente «piantato» in vista del traguardo. Motivo? Il
più antico del mondo: il tempo d’attesa che si sta prendendo prima di
sciogliere la riserva. Comprensibile. Il gap economico che esiste tra la
proposta avanzata dalla Roma (2.5 più bonus) e quelle di Inter e Psg è
corposa (quasi un milione), anche se la sfida professionale appare
intrigante.
TERZA PISTA Inutile dire che la dirigenza giallorossa
non sta ferma. In questi ultimi giorni, col consenso dei due club, ha
incontrato sia Mazzarri che Massimiliano Allegri, il suo principale
«antagonista». Quest’ultimo, com’è noto, è in piena frizione col
presidente Berlusconi, ma alternative vere latitano o non convincono.
Insomma, le basi per una rescissione consensuale con relativo passaggio
alla Roma, ci sono tutte, ma c’è la variabile Galliani. L’a.d.
rossonero infatti, qualora domani il Milan centrasse la Champions
League, è pronto ad un ultimo disperato assalto al presidente per
convincerlo ad assecondare i desideri dell’allenatore, ovvero firmare un
prolungamento per non vivere una stagione da tecnico in scadenza.
Come si vede, i giallorossi ancora non hanno certezze da nessuno dei
due prediletti, e per questo che coltivano una terza pista che di sicuro
non sarà quella di Guidolin, deciso a rimanere a Udine. Occhio perciò
all’outsider che possa sparigliare i giochi qualora Mazzarri e Allegri
virino su un gentile «no, grazie».
PALLOTTA & BALDINI Da domani, comunque, a prendere in mano questa storia ci sarà anche il presidente Pallotta che — dopo il forum in Gazzetta — nel pomeriggio
dovrebbe restare a Milano per incontrare privatamente Agnelli ed
Allegri per uno scambio di vedute relativo al futuro del calcio italiano.
Martedì, poi, tornerà a Roma per tutti gli incontri istituzionali (e
non ) che lo attendono prima di accogliere i suoi soci Barror, D’Amore e
forse DiBenedetto attesi domenica per il derby. Dal 27 maggio, infine,
per lui ci saranno due giorni di «full immersion» tesi a delineare la
prossima stagione incontrando Baldini. Il d.g. esporrà programma e
malesseri, e non è detto che non si arrivi a una separazione
consensuale. Dall’Inghilterra, tra l’altro, Vilas Boas ieri ha detto:
«Baldini qui al Tottenham sarebbe utile». Chissà che Pallotta non si ingelosisca.
(Gazzetta dello Sport) La festa tanto
attesa rischia di diventare un flop. A una settimana dalla finale di
Coppa Italia i biglietti venduti sono circa 35mila, poco più della metà
della capienza prevista domenica per l’Olimpico (63mila). Viste le difficoltà, la Lega ha deciso così di anticipare la fase 3 della vendita
(era prevista per domani), permettendo ai titolari delle fidelity card
top (la Club Home e Privilege per la Roma, Millenovecento per la Lazio)
di acquistare due biglietti per i non possessori delle card (iniziativa
«Invita 2 amici alla finale», sulla falsariga del derby di ritorno,
quando la persona in più era però una). Nel frattempo, la Lega sta anche cercando una star per far cantare l’inno, dopo i fischi dell’anno scorso ad Arisa.
Infine la scelta di far esibire il sudcoreano Psy (attesi altri fischi) con GanGnam Style ha innescato altre polemiche: sulle note della canzone entrambe le tifoserie hanno creato testi ironici e offensivi contro gli avversari.
«Contro il Napoli sarà una gara propedeutica alla finale di Coppa Italia.» L’essenza della gara di questa sera è riassunta in queste parole di Aurelio Andreazzoli:
come riporta l’edizione odierna del «Corriere dello Sport», il tecnico
ha ridimensionato notevolmente il valore di quella che può considerarsi
tranquillamente un’amichevole di fine stagione.
A casa sono rimasti, oltre allo squalificato Totti, anche De Rossi, Marquinhos, Balzaretti e Stekelenburg,
tutti ai box in attesa della finalissima: solo il portiere è fortemente
in dubbio, anche l’allenatore ha fatto capire che l’olandese
difficilmente sarà recuperabile ed in molti hanno letto un risvolto di
mercato in questa assenza misteriosa.
Oggi, comunque, ampio spazio al turn over: l’ago della bilancia è Lamela,
se l’argentino non dovesse giocare spazio a Nico Lopez o Marquinho in
posizione avanzata, con l’inserimento di Tachtsidis a centrocampo e la
conferma di Dodò in difesa. Al fianco di Burdisso ci sarà Romagnoli.
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