Secondo gli addetti ai lavori la roma, già da Maggio, è molto attiva nel mercato.
Ad oggi, tuttavia, nessuna operazione in entrata è stata conclusa...e non può essere una cosa positiva per una squadra giunta (malinconicamente) al sesto posto.
Vediamo di riassumere la situazione e lo stato delle varie trattative....
IL ROMANISTA (P. A. COLETTI) - «Ci sono numerosi giocatori al Lille e in Francia che potrebbero interessarmi». Rudi Garcia,
nella conferenza stampa d’addio a Lille di ieri, ha aperto le porte del
mercato francese alla Roma. Giovani, forti e francesi questo
l’identikit dei nomi che il nuovo tecnico giallorosso avrebbe indicato a
Walter Sabatini per migliorare la rosa giallorossa. In cima alla lista c’è sicuramente Lucas Digne,
astro nascente del calcio transalpino. Il terizno sinistro a soli 19
anni è già diventato un pezzo pregiato del mercato. Con Garcia in
panchina al Lille nell’ultima stagione ha giocato 44 partite segnando
tre gol e da oggi sarà protagonista della Francia, insieme a Pogba, nel Mondiale Under 20
in Turchia. Il prezzo è molto elevato, oscilla tra i 12 e i 15 milioni,
e su di lui è in vantaggio il Paris Saint Germain, che dopo aver
ufficializzato Blanc come nuovo allenatore punterà molto sul mercato
francese per rinforzare la squadra.
Ha un prezzo leggermente più basso e maggiori possibilità di arrivare a Trigoria, Dimitri Payet.
Trequartista, 26 anni, miglior assistman della Ligue 1 (13). Anche lui
come Digne era un punto fermo del Lille di Rudi Garcia che lo schierava
da esterno alto a sinistra. In quel ruolo Payet quest’anno, oltre agli
assist, ha segnato ben 12 gol in 38 partite di campionato. Non si porta
via da Lille per meno di 12 milioni ma per caratteristiche è un
giocatore perfetto per il gioco di Garcia. Piccolo, brevilineo,
elegante, con un gran sinistro, abilissimo a sfruttare il gioco di
sponda del centravanti. È già nel giro della nazionale francese e
sarebbe l’esterno offensivo che manca ai giallorossi. Sempre del Lille è
Marko Basa. Non è giovane, ha 30 anni, ma in Francia è
considerato il fedelissimo di Rudi Garcia. Il difensore della nazionale
Montenegrina faceva il titolare nel 2008 nel Le Mans allenato da
Garcia. Una volta che il nuovo tecnicogiallorosso si è seduto sulla
panchina del Lille lo ha voluto con sè prelevandolo dal Lokomotiv Mosca.
Alto 1 metro e 90, prestante fisicamente, forte di testa è il classico
difensore che Garcia vuole abbinare all’altro centrale dai piedi buoni.
Il prezzo del cartellino si aggira attorno ai 4 milioni di euro ma l’età potrebbe rappresentare un ostacolo.
Un giovane che il tecnico francese ha allenato a Lille e che porterebbe volentieri a Roma è Idrissa Gueye.
Senegalese, centrocampista centrale classe ’89, si può portare via da
Lille con 3 milioni di euro. Garcia ieri ha espressamente detto che i
giocatori che potrebbe portare a Roma non giocano solo a Lille ma in
tutto il campionato francese. Il talento più puro esploso quest’anno in
Ligue 1 è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Pierre-Emerick Aubameyang.
L’attaccante classe ’89, tre giorni fa ha compiuto 24 anni, nell’ultima
stagione al Saint Ètienne in 40 partite tra campionato e coppa di
Francia ha segnato 21 gol e sfornato 10 assist. Garcia lo ha allenato a
Lille nel 2009- 10, ma all’epoca il talento dell’attaccante era troppo
acerbo (era solo al suo secondo anno da professionista). Cresciuto nel
settore giovanile del Milan ha girovagato la Francia
prima di essere riscattato dal Saint Etienne per poco meno di 2 milioni
di euro. Oggi per prenderlo ce ne vogliono minimo 15.
Richiestissimo in Germania, ma è stato l’Anzhi a farsi sotto per primo
con una ricca offerta. Respinta al mittente dal giocatore che da più
importanza alla crescita professionale rispetto a un contratto
faraonico.
Dal Saint Ètienne la Roma potrebbe prelevare anche Stéphane Ruffier,
portiere classe ’86 di grande esperienza. Nel giro della nazionale
francese, Ruffiet è il classico portiere che piace a Garcia: imponente
fisicamente, reattivo tra i pali, esplosivo, coraggioso nelle uscite.
Con 5 milioni la Roma se lo porta a casa. Giovane, francese e forte è
anche Sébastien Corchia. Con lui la Roma potrebbe
sistemare la fascia destra. Il terzino destro del Sochaux a soli 22 anni
vanta già più di 100 presenze in Ligue 1. Già all’età di 18 anni
giocava titolare nel Le Mans. È il classico terzino che Rudi Garcia
predilige: ottima tecnica individuale, grande corsa, spinge molto, piedi
da centrocampista. È un punto fermo dell’Under 21 francese e a breve
farà parte della nazionale maggiore. Proprio in vista del Mondiale in
Brasile Corchia vorrebbe giocare in un club che possa offrigrli maggiore
visibilità e il Sochaux di fornte a un’offerta da 4 milioni di euro non
opporrebbe resistenza. Sempre dalla Francia, ma a costo zero, potrebbe
arrivare Renato Civelli. Il difensore argentino, ma
con passaporto italiano, si è svincolato dal Nizza e potrebbe essere un
buon affare per la nuova Roma. Classe ’83, alto 1 metro e 95,
nell’ultima stagione ha giocato 33 partite in Ligue 1.
il Corinthians ha confermato di aver raggiunto un accordo di massima per la vendita del centrocampista brasiliano Paulinho al Tottenham.
Il club brasiliano ha accettato un'offerta di 17 milioni di sterline
(20 milioni di euro)per il 24enne giocatore, secondo quanto riferisce Uol.
"La situazione e' ben avviata", ha spiegato il direttore sportivo del Corinthians ed ex centrocampista dell'Arsenal Edu. "Siamo
d'accordo su alcuni dettagli del trasferimento, quindi non possiamo
ancora dire che lascera' il club, ma le trattative sono buone". Paulinho e' stato un giocatore chiave del Corinthians che
ha vinto la Coppa Libertadores, la Fifa Club World Cup lo scorso anno.
Negli ultimi sei mesi e' stato un punto fermo del Brasile di Luiz Felipe Scolari, giocando sia come centrocampista difensivo che offensivo. Il giocatore e' stato seguito a lungo anche dall'Inter e dalla Roma.
IL ROMANISTA (D. GALLI) - Quindici milioni. Oppure dodici milioni più Verre.
Ok, quello è il prezzo giusto per Radja Nainggolan. Ma è anche il
prezzo che Roma e Inter non hanno ancora offerto al Cagliari (delle
proposte sono arrivate comunque anche dall’estero). Cellino non ha
fretta, Roma e Inter invece sì. Al club sardo è stato fatto sapere, vuoi
direttamente vuoi indirettamente, che è ferma intenzione di entrambe le
società quella di far sì che Nainggolan vesta la maglia giallorossa, oppure quella nerazzurra, già il primo giorno dei rispettivi ritiri.
A Cagliari danno la Roma leggermente avanti. E sono convinti che la
prossima settimana Sabatini imprimerà una notevole accelerata alla
trattativa. Facciamo il punto. Finora, sia Roma sia Inter hanno offerto tra i 4 e i 6 milioni più due o addirittura tre giocatori come contropartite tecniche.
Non ci siamo, dicono a Cagliari. Cellino non intende scendere sotto ai
12 milioni, come conguaglio. Quanto ai calciatori, dell’Inter piace
parecchio Bardi, che con l’Under 21 di Mangia si è
messo decisamente in mostra durante i recentissimi Europei in Israele.
Il suo arrivo, o meglio la richiesta di inserirlo come contropartita, è
però condizionato dalla (eventuale) partenza di Agazzi.
Della Roma, il Cagliari stravedeva per Viviani,
ceduto però in prestito al Pescara con diritto di riscatto per la
comproprietà a favore del club abruzzese e di controriscatto per la
Roma. Cellino vorrebbe allora inserire nell’operazione Valerio Verre, la cui prima metà è stata riscattata dal Genoa (l’altra è del Siena). La Roma vorrebbe offrire anche Romagnoli,
nel tentativo di alleggerire la parte economica. Il Cagliari però non
ne ha bisogno: ha già Rossettini, Ariaudo e ha preso da poco il greco
Ikonomou. Ma soprattutto ha ancora Astori. Il centrale è inseguito in
particolare dal Milan, ma Cellino lo ha dichiarato incedibile per lo
stesso motivo per cui - sono sempre parole del presidente rossoblù - è
formalmente incedibile anche Nainggolan. Il giochino è semplice, è
logico, il Cagliari punta ad alzare l’asticella e a monetizzare un paio
di cessioni grazie alle quali fare il mercato in entrata. Ma perché la
Roma è più avanti dell’Inter, per il mediano belga di origini
indonesiane? Beh, specialmente per motivi, diciamo così, di ordine politico.
Cellino è un alfiere dell’amicizia tra Cagliari e Roma, messa a rischio
- secondo lui - dalle scelte sconsiderate - sempre secondo lui -
dell’ex dg giallorosso Franco Baldini. Vendere adesso Nainggolan alla Roma potrebbe rappresentare un segnale opposto. Di rinnovati rapporti felici.
E poi c’è il particolare, che poi tanto particolare non è, dei
desiderata sardi, delle contropartite che Cellino vorrebbe. Perché se
Bardi dipende comunque dalla cessione di Agazzi, la metà di Verre non
dipenderebbe da nulla: la Roma è d’accordo. Il punto è che non basta.
Sabatini deve aumentare l’offerta, portandola attorno a quella soglia
che a Cagliari definiscono «accettabile». Cioè, dodici milioni. Più Verre chiaramente. Salvo sorprese, il ritiro di Riscone comincerà il 12 luglio. Per quella data, Nainggolan potrebbe essere romanista.
Nessun commento:
Posta un commento