mercoledì 30 gennaio 2013

DICONO ALLA RADIO...

Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: "Una cosa che non è mai capitata, la Roma è riuscita a crearsi un caso da sola, per poi dire che non era successo niente e che si va avanti così. Dovrebbero vergognarsi tutti. Io caccerei tutti, dirigenti, allenatore, terrei solo qualche giocatore e ricomincerei, la Roma ha fatto una figura ridicola. Dovrebbero farsi un esame di coscienza tutti e smetterla di prendere in giro la gente".
Jacopo Savelli a Rete Sport: "Ora la Roma deve affrontare delle squadre che si sono rafforzate in questa finestra di mercato, mentre i giallorossi sono rimasti con gli stessi buchi. Adesso bisogna anche guardare oltre, venerdì c'è la partita, bisogna andare avanti. Adesso bisogna pensare anche alla Coppa Italia, che è un obiettivo importante. Se ora si mettono tutti d'accordo e guardano a questo possono ancora salvare la stagione".
Massimiliano Magni a Rete Sport: "Adesso come fanno a prendere nuovi giocatori se non sanno se Zeman ci sarà il prossimo anno? Zeman è stato scelto anche per furor di popolo, che è un elemento da considerare anche nel momento della decisione dell'esonero. Forse i dirigenti hanno lanciato l'idea dell'addio per vedere che succedeva nella piazza".
Alessandro Angeloni a Rete Sport: "Da allenatore, Zeman è diventato il traghettatore della Roma, è lui il vero traghettatore. La Coppa Italia? Farebbe felici i tifosi, ma per il progetto che viene sbandierato dalla Roma questo trofeo conta poco, non è un gradino che sali nella costruzione della squadra per arrivare agli obiettivi che ci si è posti".
Riccardo Gentile a Rete Sport: "Ieri pomeriggio è andato in scena lo stesso teatro dell'assurdo e poi hanno confermato l'allenatore. Prima il tecnico è stato delegittimato dal direttore sportivo e poi è stato confermato da lui stesso. Adesso, dopo quella delegittimazione, credo che il lavoro per Zeman sarà ancora più difficile. Cosa penserà la squadra? Già prima non tutti lo stimavano al 100%. Secondo me la società ha atteso le dimissioni di Zeman, senza sapere che non sarebbero mai arrivate. In più si è guardata intorno e ha capito che non ci sono valide alternative".
Max Tonetto a Tele Radio Stereo: "Sabatini forse aveva dei dubbi ma non aveva ancora deciso niente, aveva dubbi anche su chi chiamare per sostituire Zeman. È stato un rispondersi sempre tramite mezzo stampa ed è stato brutto da vedere e sentire. Il portiere? Per me continuerà Goicoechea, nella gerarchie è ancora avanti, per le sue caratteristiche Zeman lo considera fondamentale".
Ubaldo Righetti a Tele Radio Stereo: "Secondo me confermando Zeman e dandogli una possibilità i dirigenti hanno confermato anche se stessi. Tutti hanno usato conferenze stampa e giornalisti per manifestare il proprio stato d'animo, ma in una società che vuole crescere la comunicazione è fondamentale, la comunicazione tra di loro è un disastro. Ma non lo sapevano prima come Zeman si relaziona con i giocatori? È stato preso per le sue caratteristiche e ora vogliono mandarlo via per lo stesso motivo".
Ugo Trani a Rete Sport: "A me preoccupa l'allenatore definito 'normale'. Chiaramente Zeman non rientra in questa categoria, lui è uno che è nato per dividere stampa e tifosi. La scelta dell'allenatore è ufficiale a questo punto. Alla Roma ne hanno già sbagliati due. Lo hanno detto loro praticamente. A questo punto bisogna scegliere e non si può più sbagliare. Si può prendere un allenatore 'di passaggio', oppure uno che ti porti veramente a vincere gli scudetti".  
Bruno Ripepi a Centro Suono Sport: "Dunque, Zeman resta. Questa è stata la scelta della dirigenza giallorossa. C'è stata una grande confusione in questa storia. Ieri è successa una cosa senza precedenti: non è possibile ipotizzare che una società, che abbia un'esperienza di calcio, possa combinare un disastro che ha combinato in questi giorni. Il signor Sabatini ha messo in mutande un allenatore. Lo ha delegittimato e ha fatto in modo che da oggi i giocatori lo possano prendere a pernacchie".  
Marco Delvecchio a Tele Radio Stereo: "Per me è giusto che Zeman continui fino alla fine, non ha senso cambiare adesso, la stagione è andata come è andata, l'importante ora è finire bene e con Zeman. Poi alla fine della stagione la società valuterà se continuare con Zeman o chiamare un altro. La Roma, facendo gruppo e mettendosi tutti l'anima in pace dallo spogliatoio ai dirigenti, potrebbe fare una buona fine di campionato. La Coppa Italia? A questo punto è diventato l'obiettivo più importante".
Roberto Renga a Radio Radio: "Questa è stata una tempesta-comica. Una tempesta risolta in una pace altrettanto comica. Ma perchè si è risolta? C'è un contratto che lega Zeman alla Roma anche per il prossimo anno e se tu lo mandi via ovviamente gli devi pagare il contratto. Se non sbaglio ammonta a 1,2 milioni, che per la società vuol dire 2,3 moltiplicati per due. Ovviamente sono soldi. Poi dopo ci vorrebbero altri soldi per il sostituto: altri 2 milioni almeno. Alla fine son quasi 6 milioni: troppi".  
Roberto Pruzzo a Radio Radio: "Bisogna stare molto attenti in una situazione come questa. Tutte le componenti devono fare qualcosa di più. A cominciare dalla società per poi passare per l'allenatore e i calciatori. Non è facile, credo che sia una situazione molto complicata. Complicata perchè c'è una serie di situazioni. Bisogna stare con gli occhi aperti. Le avvisaglie non sono positive".
Sandro a Elle Radio: "E' assurdo sentir dire ad uno come 'Tata' Gonzalez della Lazio: "Datemi la Roma, sarebbe ancora più bello vincere la finale di Coppa Italia contro i giallorossi". Fossi io, prenderei questa pagina, la incornicio e poi la metto a Trigoria. Finchè non arrivo a Milano e mi vado a prendere la finale di Coppa Italia, io questo foglio di carta lo farei mangiare ai giocatori della Roma. Qui c'è l'appartenenza, c'è la città e il rispetto in mezzo".  
Angelo Di Livio a Radio Manà Manà Sport: "E' finita questa farsa? Questa è una storia che fa ridere un pò tutti. Si va avanti con Zeman. Tutti quanti insieme ora devono fare gruppo e devono dare di più. I calciatori devono dare una mano al tecnico e il tecnico, a sua volta, deve dare una mano ai calciatori. Devono cercare di fare gruppo e cercare di superare insieme questo momento bruttissimo". 
Max Leggeri a Radio Manà Manà Sport: "La montagna, alla fine, ha partorito un topolino perchè è cambiato tutto per non cambiare nulla. Si è parlato anche di 'rimpasto di governo' ma nulla è stato rimpastato perchè poi è rimasto il tecnico boemo. Zeman ormai è un esonerato in casa: unico caso nella storia del mondo del calcio. Zeman già conosce il suo destino. Zeman è stato esonerato ufficiosamente l'altro ieri da Sabatini".

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