martedì 8 gennaio 2013

LE ULTIME GIALLOROSSE

CALCIOMERCATO AS ROMA  - Matheus Doria Macedo piace alla Roma ma anche alla Juventus. Un l'affare non semplice per i club italiani che hanno poca liquidità come confemato a calciomercato.com dall'agente Riccardio Badia della Sport Agency, grande esperto di calcio brasiliano: "Lo conosco bene, ha tutte le carte in regola per diventare un grande giocatore, ma il salto dal calcio brasiliano a quello europeo non è sempre facile, dovrà affinarsi dal punto di vista tattico. Comunque l'adattamento rapido di giocatori come Marquinhos fa ben sperare. Difficile comprare in Brasile? Il calcio brasiliano è diventato abbastanza ricco a prescindere dagli investimenti realtivi al prossimo Mondiale. Ci sono tante buone società e possiamo dire che sono quasi alla pari, economicamente, con quelle italiane. Negli ultimi anni stiamo perdendo i grandi campioni, e' rimasto solo Cavani. Questo trend non è temporaneo, gli stipendi in Brasile sono aumentati e club come Corinthinas, Flu e Flamengo hanno budget interessanti per il mercato. Credo sia arrivato il momento, per le squadre italiane, di puntare sui propri vivai".

MERCATO IN USCITA - "Molta nostalgia del Fluminense, ma molto felice alla Roma". Questo è il pensiero di Marquinho affidato al suo profilo twitter. Il centrocampista brasiliano negli ultimi giorno è al centro di diverse voci di mercato che lo riguardano, ha ultimamente rifiutato il palermo.

IL FUTURO DEL BOMBER - Daniel Pablo Osvaldo, appetito in Italia da Juventus e Milan, sarebbe entrato anche nel mirino del Bayern Monaco

 
-CANDELA PENSIERO -


SULLA SITUAZIONE DELLA ROMA:
"Secondo me la Roma è la squadra con l'organico più forte del campionato. Non vedo squadre alla nostra altezza. Purtroppo però in questo girone di andata abbiamo perso dei punti pesanti e siamo rimasti indietro in classifica. Addirittura a dodici punti dalla Juventus che considero un ottima squadra ma pienamente alla nostra portata".
SULLA PARTITA CON IL NAPOLI:
"A Napoli avrei fatto giocare Osvaldo perché in questo momento la cosa più importante è fare risultato. È vero che lui non si è allenato, rimanendo in Argentina mentre i suoi compagni si sono allenati regolarmente, però altrettanto vero che c'è stato un chiarimento con la società e che in questo momento della stagione, i risultati devono venire prima di tutto. Altrimenti facciamo come lo scorso anno quando Luis Enrique per punire De Rossi a Bergamo lo ha mandato in tribuna, con il risultato di aver perso malamente la partita".

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