martedì 15 gennaio 2013

Verso Fiorentina-Roma...

L'allenatore della Roma Zdenek Zeman ha parlato ai microfoni di Roma Channel alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, valida per i quarti di finale di Coppa Italia in programma domani sera al Franchi:
Difficile spiegare le partite della Roma. Vi siete confrontati nello spogliatoio?
"Noi parliamo, è normale. Sono contento se la squadra prende iniziativa, poi noi siamo abituati a fare gol, negli ultimi tempi ne sbagliamo troppi per scarsa determinazione, perché non ci si crede a pieno. Dobbiamo migliorare".

Qual è l'umore?
"Ieri abbiamo fatto poco, ci siamo rimasti male per il secondo tempo, eravamo troppo passivi e non si è vista la voglia di vincere".

Cosa significano le prossime due partite: Fiorentina e Inter?
"Sono partite importanti, come quelle che abbiamo giocato prima. La squadra deve trovare convinzione, voglia di lottare e superare l'avversario. Ora c'è qualche acciacco fisico che non ci permette di esprimerci al meglio, ma il problema è di concentrazione".

Sulla sua posizione: è un momento in cui servirebbe tranquillità?
"La dobbiamo trovare noi, facendo prestazioni e risultati. E' normale che quando non si vince arrivino critiche, la valutazione generale spetta a noi e alla società".

Tifosi delusi. Come si sente rispetto alla tifoseria della Roma?
"Penso che sicuramente non siamo visti bene, neanche quando vincevamo, continuo a dire che come prestazione, Torino a parte, la squadra non ha mai deluso, poi ci sono stati errori che non ci hanno permesso di vincere le partite. La squadra trova la grinta necessaria per giocare, se tutti danno il massimo possiamo competere con tutti".

Qual è l'obiettivo?
"Vincere gara dopo gara, se la squadra si applica ha dimostrato in partite importanti di poter giocare con tutti. La Lazio? Sta facendo un ottimo campionato, è stata anche fortunata in certe occasioni, ma la fortuna aiuta gli audaci".

La non convocazione di Marquinho?
"E' un discorso disciplinare, penso che abbia fatto cose che un giocatore non deve fare. Chiedo rispetto dei ruoli e del gruppo".

Vedremo lo schieramento offensivo: possibile un impiego di Pjanic in avanti?
"Non siamo al meglio, ma ho fiducia nella squadra e nei giocatori, che vogliono dimostrare di poter competere. Mancano i tre titolari, ma possono giocare tutti. Bisogna vedere le condizioni fisiche di Destro e Balzaretti, che hanno subìto rispettivamente una botta alla caviglia e un problema al flessore. Ho convocato due Primavera, vediamo. E' certamente un impegno più per la Coppa in sé che per il posto in Europa, dove spero di arrivare senza bisogno della coppa".

Dodò può trovare spazio dal primo minuto?
"Ha fatto cose interessanti, ancora non è pronto per fare 90 minuti, bisogna vedere se è meglio utilizzarlo avanti o in fase difensiva".

Tachtsidis regista?
"Vediamo, non vi dico la formazione. Spero faccia al meglio".

Giudizio sulla Fiorentina?
"E' una squadra che gioca un calcio offensivo e crea tanto, hanno perso col Pescara ma hanno creato tante occasioni, non sempre si riesce a finalizzare. Anche a Udine hanno fatto gran parte della partita facendo soffrire i bianconeri, hanno perso due partite come noi, magari non si aspettavano il ko col Pescara. Anche a Udine hanno fatto gol su palla ferma, più di metà gol li hanno segnati così. Come sviluppo di gioco arrivano centralmente e sugli esterni con Cuadrado e Pasqual, bisogna cercare di stare attenti". 

Quanto è importante la Coppa Italia?
"Per me è sempre la Coppa, in altri paesi è importante, magari in Italia sono importanti solo gli ultimi turni. Dobbiamo giocarcela senza pensare all'Inter. Spero che la squadra si compatti".

Totti può recuperare con l'Inter?
"Spero di sì".

Perrotta in Federazione?
"Da calciatore ha storia, ha fatto tanto non solo nella Roma ma anche in Nazionale, come ruolo mi auguro che possa proporre qualcosa che durante la sua carriera ha visto e che è da migliorare".(fonte:Roma Channel)



LEGGO (F. MACCHERONI) - A parte Fenucci, tutti delusi. Otto sconfitte, sesto posto in classifica, giocatori nervosi, interdetti, emarginati, un allenatore che a metà strada ancora non ha idea di quale sia la formazione sulla quale scommettere la sua permanenza a Trigoria, un dg (Baldini) pronto a chiamarsi fuori se la stagione proseguirà su questi binari. Luis Enrique secondo Baldini è stato un meraviglioso errore. Zeman è soltanto un errore. E la zuffa diplomatica tra il tecnico e De Rossi è la più grande sconfitta della società, arrivata al bivio: dovrà scegliere uno dei due. E questo non si doveva permettere.
Grazie a un campionato modesto, la Roma può ancora centrare l’Europa, magari entrando dalla porta di servizio, ma le ferite sembrano insanabili. A Catania la Roma ha giocato un buon primo tempo: contro Bellusci, Castro, Salifu, Legrottaglie... E alla fine è crollata. Basta, basta con le utopie, basta con la fenomenite. Picasso non dipinge con uno sgabello a piazza Navona. Baldini la smetta di comprare quadri a piazza Navona. Perché può andare meno peggio, mai bene. E, comunque andrà, non sarà un successo.


LEGGO (F. BALZANI) - Indecifrabile. Il futuro di Zeman diventa un pronostico da tripla dopo le due sconfitte contro Napoli e Catania. Ko che allontanano i giallorossi dal 3˚ posto e rischiano di archiviare in anticipo un’altra stagione. «A maggio tireremo le somme», è la frase che rimbomba in ogni angolo di Trigoria. Una sorta di conto alla rovescia nei confronti del boemo le cui scelte, soprattutto le esclusioni di Stekelenburg e De Rossi, sono tollerate sempre più a fatica dalla dirigenza.
Se la Roma non dovesse centrare il 3˚ posto Zeman a fine stagione tornerà a Pescara. Baldini, nel caso, dovrà prendere una decisione: dimettersi o allestire il progetto Roma 3.0. Guardiola resta un sogno (allenerà in Premier). Ci sarebbe Klopp del Borussia Dortmund, ma è destinato al Real. Un ritorno alla normalità consiglierebbe Ancelotti, Allegri o Di Francesco. Intanto ribolle lo spogliatoio: lo sfogo di Marquinho e la faccia rabbuiata di Lamela dopo le critiche pubbliche di Zeman sono solo gli ultimi episodi di un rapporto complicato tra il tecnico e parte della rosa (ieri a Trigoria solito confronto di pochi minuti sulla partita in un clima pesante). E se neanche i risultati si sbrigano a tornare dalla parte del boemo (3 sconfitte in 4 gare e 34 gol subiti in stagione, peggio solo nel ’50-51 anno della retrocessione) le somme potrebbero essere tirate in anticipo.
Domani la Roma è attesa a Firenze in coppa Italia. Dovrà fare a meno ancora di Osvaldo e Totti (elongazione alla coscia) oltre che dello squalificato Lamela. Domenica sera passa l’ultimo treno per la Champions contro l’Inter. In caso di tracollo, Zago o Tovalieri potrebbero essere i traghettatori. Fenucci però è sereno: «Non c’è delusione, stiamo osservando la crescita di molti giocatori». E Sabatini? È a Milano a caccia di un terzino: Haidara (21 anni del Nancy) e Cassani sono in pole (la Fiorentina ha chiesto Stekelenburg) ma nelle ultime ore è spuntato Mesbah (28 anni del Milan).

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